Hyundai Bayon 1.0 T-GDI Hybrid 48 V iMT: la prova su strada
Abbiamo guidato la Hyundai Bayon, il crossover ibrido a 48 V che abbina spazio interno ad un corpo vettura compatto.
Non si vive di soli SUV, lo sanno bene alla Hyundai visto che hanno inserito in gamma un crossover interessante con una lunghezza di appena 2 cm inferiore alla Kona, si chiama Bayon, e con la motorizzazione ibrida leggera risponde perfettamente alle attuali richieste del mercato.
Esterni: stile personale per la Hyundai Bayon
Il corpo vettura appare slanciato, come una sorta di mix tra una wagon ed un SUV, non a caso è un crossover, per i più attenti alle definizioni. Non le manca la personalità che si esprime attraverso un frontale con una griglia di generose dimensioni ed i gruppi ottici sdoppiati; le nervature sulla fiancata; ed i fari a boomerang al posteriore uniti da un elemento catarifrangente. Il suo stile è unico, audace, e incontrerà di sicuro il gusto di chi vuole distinguersi nel traffico.
Interni: spaziosa e tecnologica
Il bagagliaio passa da 421 a 311 litri con la variante ibrida della nostra prova, ma può contare sulla soglia di carico, bassa, sul pavimento regolabile su 2 livelli, e su un vano dalla forma regolare. Lo spazio a bordo è ampio per 4 persone, e per brevi tragitti si può stare abbastanza comodi anche in 5. Da segnalare la mancanza delle bocchette d’areazione posteriori. A livello di plancia le forme richiamano quelle dalla i20, con il trattamento davanti al passeggero che rende originale l’insieme e riprende la lavorazione delle superfici in plastica sui pannelli porta.
Spicca il doppio schermo per strumentazione digitale ed infotainment, e non manca la piastra di ricarica ad induzione per lo smartphone. Le plastiche sono dure, ma risultano di buona qualità, e promettono una buona riuscita nel tempo. Buona l’idea di lasciare separati i comandi del climatizzatore, mentre tutte le restanti funzioni dell’auto si gestiscono attraverso lo schermo dell’infotainment da 10,25 pollici pratico e con tanti tasti per richiamare le voci principali. Il collegamento con lo smartphone è agevole, e la funzione mirroring consente di riproporre sullo schermo le app più utilizzate. Belle le animazioni della strumentazione che variano in base alla modalità di guida prescelta.
Al volante: va bene sia nei viaggi che in città
Il 3 cilindri 1.0 sovralimentato con sistema mild hybrid a 48 volt risponde bene alle richieste inviate dal piede destro e scarica a terra i suoi 100 CV sulle ruote anteriori attraverso un cambio manuale a 6 rapporti che vanta una frizione collegata elettronicamente. Volendo, c’è anche una trasmissione automatica a 7 rapporti per chi utilizza spesso l’auto in città. A proposito della marcia urbana, questa Hyundai con le sue dimensioni contenute, la posizione di guida rialzata, e le ampie superfici vetrate, consente di districarsi senza particolari apprensioni nel traffico.
A livello di consumi siamo nell’ordine dei 17 km/l di media, mentre la sicurezza attiva con dei pacchetti specifici diventa particolarmente completa, avvalendosi anche del parcheggio automatico, ma per avere il cruise control adattivo bisogna propendere per il cambio automatico. Il comfort è di buon livello, con il 3 cilindri che si fa sentire solamente nelle accelerazioni più intense anche con qualche vibrazione. Simpatica la doppietta automatica in scalata con il cambio manuale in modalità Sport, ma il rollio in curva invoglia più ad utilizzare le voci Comfort ed Eco.
Prezzo Hyundai Bayon: da 19.750 euro
Con la motorizzazione 1.2 aspirata a 4 cilindri la Bayon ha un prezzo d’accesso di 19.750 euro, mentre la variante a GPL, sempre con la stessa unità, presenta un listino che parte da 20.000 euro. Con la motorizzazione ibrida leggera il crossover coreano ha un costo base di 22.000 euro ed arriva sfiorare i 26.000 euro nell’allestimento XClass ed il cambio automatico.