Hyundai Bayon: prima prova, prezzi, motori, allestimenti
Sviluppata appositamente per la clientela europea il nuovo crossover compatto sfoggia un look distintivo e vanta tecnologie di segmento superiore.
Come un fiume in piena che non accenna ad arrestarsi, Hyundai continua a sfornare nuovi modelli per il mercato europeo puntando sempre più ad un’immagine premium ed a contenuti tecnologici all’avanguardia. Solo poche settimane fa ci eravamo messi al volante della nuova Tucson, rimanendone colpiti molto positivamente, mentre adesso è arrivato il momento di provare su strada la nuova Bayon, crossover di piccole dimensioni con un nome che richiama non a caso la toponomastica europea rifacendosi alla città di Bayonne, luogo di villeggiatura molto gettonato, situato nel Sud-ovest della Francia e capoluogo dei Paesi Baschi francesi.
Questo inedito SUV compatto va ad affiancare la sorella Kona, in questo modo la Casa di Seul vede occupare il segmento dei B-SUV con due proposte che però risulta totalmente diverse tra loro per caratteristiche, prezzo e target di clientela. Questo segmento è uno dei più gettonati dell’intero mercato automotive, per questo motivo risulta necessario offrire un ventaglio di proposte in grado di accontentare i gusti e le richieste dell’esigente clientela europea.
Dimensioni compatte e altezza ridotta
Rispetto alla Kona, la Bayon vanta un’altezza minore (1,49 m), mentre la lunghezza e il passo risultano i medesimi, rispettivamente pari a 4,18 metri e 2,58 metri. Il baricentro più basso regala al nuovo B-SUV un look più sportivo e piantato a terra che fa a meno di dettagli che richiamano la guida off-road, come le finiture in plastica non verniciata dedicate al frontale e ai passaruota. Queste caratteristiche indicano che la Bayon risulta sviluppata per affrontare principalmente percorsi cittadini, senza ovviamente disdegnare i piccoli viaggi e le gite fuori porta.
Look futuristico
Dal punto di vista estetico, il design del nuovo SUV prende chiara ispirazione dalla Nexo, in particolare nella zona frontale, dove troviamo i sottili gruppi ottici diurni che ricordano quelli della Kona, posizionati tra il cofano motore e il fascione paraurti e uniti da una lunga feritoia che impreziosisce il muso dell’auto. Al centro del frontale spicca la grande presa d’aria, lambita ai lati dai due proiettori e nella zona inferiore da uno skid plate.
La fiancata della vettura sfoggia profonde nervature in grado di rendere la vista d’insieme più slanciata, particolare anche la forma degli specchietti, mentre il terzo montante appare massiccio e muscoloso. Particolarmente originale il lato “B” della vettura, grazie alla presenza dei particolari proiettori a forma di boomerang che si sviluppano in senso orizzontale e tagliano praticamente in due l’altrettanto particolare portellone, attraversato appunto da una sottile linea luminosa. L’esterno può essere personalizzato con una serie di cerchi in lega che vantano da 16 o 17 pollici.
Abitacolo premium
Entrati all’interno dell’abitacolo è possibile apprezzare un abitacolo moderno e altamente tecnologico dove ogni comando sembra trovare il suo posto naturale per offrire la massima fruizione a guidatore e passeggero. Dietro il volante con quattro razze e comandi multimediali troviamo la strumentazione 100% elettrica che utilizza un display da 10.25 pollici.
La console risulta dominata da un ulteriore schermo (questa volta touch), anch’esso da 10,25 pollici (sulla versione entry-level è da 8 pollici) che permette di gestire le numerose funzioni del sofisticato sistema di infotainment. Tra queste ultime segnaliamo la navigazione satellitare GPS, l’impianto audio, la connettività per smartphone (compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay anche wireless) ed i servizi Bluelink di Hyundai. Degna di nota anche la pratica piastra a induzione che permette di ricaricare il proprio smartphone.
Particolare attenzione è stata mostrata nell’assemblaggio, ogni componente risulta infatti esente da scricchiolii o fastidiose vibrazioni e anche se le plastiche risultino rigide al tatto, appaiono comunque di buona qualità. La vettura può ospitare fino a cinque passeggeri, ma sul divano posteriore si sta comodi in due, inoltre non manca lo spazio per le gambe e per la testa anche per i più alti.
Il vano bagagli è ampio 411 litri (321 litri la mild hybrid), ma grazie al divano abbattibile a frazionabile con proporzione 60/40 è possibile aumentare la capacità di carico fino a quota 1.205 litri (1.115 litri mild hybrid). È inoltre possibile far scorrere la cappelliera in verticale fino allo schienale posteriore, mentre purtroppo il piano di carico non risulta perfettamente livellato, cosa che può creare qualche problema nelle operazioni di stivaggio.
Come da tradizione, Hyundai equipaggia i suoi modelli con le ultime e più sofisticate tecnologie dedicate alla sicurezza attiva e passiva. La Bayon ovviamente non fa eccezione e porta in dote il pacchetto SmartSense, disponibile su tutte le versioni e che include numerosi ADAS. Tra questi ultimi segnaliamo: il dispositivo di mantenimento della corsia e la frenata automatica di emergenza con sistema di rilevazione di pedoni e ciclisti. Non mancano inoltre il cruise control adattivo, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il controllo degli angoli ciechi e il rilevamento della stanchezza.
Motorizzazioni
La gamma motorizzazioni si apre con il benzina aspirato da 1.2 litri in grado di erogare 84 CV e abbinato al cambio manuale a sei marce (consumo medio 5,6l/100 km. Salendo di gradino troviamo il tre cilindri a benzina sovralimentato 1.0 T-GDi dotato di tecnologia mild-hybrid a 48V da 100 CV. Per questa unità in opzione è possibile richiedere la trasmissione automatica 7DCT a doppia frizione e a sette marce (consumo medio di 5,3 l/100 km). Nel prossimo futuro verrà introdotta anche una versione bi-fuel benzina-GPL abbinata al motore 1.2 litri aspirato che non dovrebbe far rimpiangere assolutamente la mancanza di un diesel in gamma.
Primo contatto su strada
Posto di guida
Abbiamo avuto il piacere di effettuare un breve test su strada della Bayon equipaggiata con motore 1.0 T-GDi mild-hybrid a 48V da 100 CV, declinata nell’allestimento top di gamma XClass personalizzata con carrozzeria e cerchi da 17 pollici, entrambi bicolore. Appena accomodati dietro il volante è possibile apprezzare la posizione leggermente rialzata che rende più piacevole la marcia, specie in città.
Il sedile è molto comodo e soprattutto sufficientemente profilato per mantenere ben saldo il corpo anche quando si affrontano curve a velocità sostenuta. Di sicuro impatto la strumentazione 100% digitale offerta di serie, sempre ben leggibile e settabile a piacimento con l’obiettivo di fornire le informazioni che più ci aggradano. Cinque stelle anche al volante a quattro razze, che richiama il design di quello visto sulla Tucson e caratterizzato da una serie di pulsanti che permettono di accedere o gestire le più svariate funzioni, tra cui i sistemi ADAS e l’impianto audio.
Tanta tecnologia
L’esemplare protagonista del test poteva contare su sistema premium sound BOSE con 8 altoparlanti in grado di regalare un suono ineccepibile, inoltre il dispositivo è facilmente controllabile tramite il touch screen da 10,25 pollici dell’infotainment, posizionato all’estremità superiore della console, quindi molto ben visibile, inoltre risulta lambito nella parte inferiore da una serie di pulsanti a sfioramento che permettono di accedere alle varie funzioni in maniera semplice e intuitiva, impedendo così pericolose distrazioni.
Il software del navigatore satellitare lavora bene, processa i dati in maniera veloce e offre una grafica chiare e intuitiva che sottolinea anche il traffico, i limiti stradali e la presenza di autovelox. I comandi del climatizzatore automatico (nella versione entry-level è manuale) sono posizionati forse troppo in basso e purtroppo offrono la funzionalità mono-zona, per il resto risulta potente e facile da usare.
Motore poco assetato
A bordo della Bayon abbiamo percorso un tracciato urbano ed extraurbano piuttosto variegato che ci ha permesso di carpire ogni caratteristica di guida. Il piccolo motore sovralimentato risulta un po’ pigro fino a 3.500 giri/min, ma subito dopo regala una spinta piacevole e si dimostra a proprio agio anche a velocità sostenute. Quando possibile meglio non tirare le marce fino alla zona rossa del contagiri per evitare che il sound del propulsore risulti fastidioso.
Decisamente apprezzabile la funzione di veleggiamento che permette di ottimizzare i consumi di carburante quando si viaggia fuori città. Gli ingegneri Hyundai hanno fatto un ottimo lavoro con il volante, preciso alle alte velocità e leggero in manovra, così come con il cambio manuale a sei rapporti, caratterizzato da innesti precisi e dotato di una sesta che predilige bassi consumi. Secondo il computer di bordo il consumo medio oscilla tra i 15-16 km a litro, un dato davvero buono. Il baricentro più basso rispetto alla Kona ha permesso di ottenere un assetto privo dei fastidiosi beccheggio e rollio, anche se regala qualche vibrazione di troppo quando si affrontano strade con asperità o dossi artificiali.
Molto suggestiva la luce d’ambiente di colore blu che è possibile apprezzare nelle ore notturne, così come abbiamo apprezzato le numerose soluzioni intelligenti come la ricarica wireless per lo smartphone, le varie prese USB sparse per l’abitacolo, a cui si aggiunge quella da 12 volt. L’abitabilità permette di ospitare 4 persone adulte comodamente, mentre un eventuale quinto passeggero è consigliabile solo per i tratti più brevi. La versione Mild hybrid da 48 volt diminuisce lo spazio del vano bagagli fino a 321 litri (411 litri le altre motorizzazioni) che comunque risultano sufficienti, considerando anche lo spazio sotto la soglia del paraurti.
Prezzi e allestimenti
Prodotte nello stabilimento turco di Izmit, la Hyundai Bayon è già disponibile ad un prezzo che parte da 19.600 euro. L’offerta si suddivide in due allestimenti denominati XLine e XClass: la versione entry-level include tra le altre cose la strumentazione digitale Cluster Supervision, l’infotainment Multimedia System da 8 pollici (con Apple CarPlay e Android Auto), la ricarica wireless per smartphone, il climatizzatore manuale e i sistemi ADAS principali
La versione top di gamma XClass -disponibile con un sovraprezzo di 2.250 euro – aggiunge alla precedente dotazione il climatizzatore a controllo elettronico, il sistema Keyless per l’accensione senza chiave e i sistemi di assistenza alla guida di livello due. Il prezzo di attacco scende a 16.800 euro grazie allo sconto offerto dalla promozione Hyundai e alla rottamazione di un veicolo obsoleto. Complessivamente, a seconda delle versioni, con la Hyundai primo il vantaggio del cliente parte da 2.600 euro e può raggiungere i 2.900 euro.