I dazi USA non si applicheranno alle auto classiche, ma una tassa resta in piedi
Le auto classiche con oltre 25 anni non subiranno dazi USA, ma solo una tassa doganale del 2,5%. Scopri i dettagli e l'impatto sui collezionisti
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Il mercato delle auto classiche negli Stati Uniti ha recentemente ricevuto una notizia che farà felici molti appassionati e collezionisti. I veicoli con oltre 25 anni di età rimarranno esenti dai nuovi dazi USA, introdotti dall’amministrazione Trump, e continueranno a pagare soltanto una tassa doganale standard del 2,5% per l’importazione. Questa eccezione è stata ufficializzata nel Federal Register, l’equivalente americano della Gazzetta Ufficiale, che ha chiarito come le normative finali non includano i veicoli d’epoca tra quelli soggetti ai nuovi oneri tariffari.
Niente tariffe aggiuntive
Inizialmente, l’annuncio di tariffe aggiuntive su tutti i veicoli importati aveva destato preoccupazione nel settore. Tuttavia, la decisione finale ha accolto le richieste di molti esperti e appassionati, riconoscendo il valore storico e culturale di queste vetture. Questo è un segnale positivo per i collezionisti auto storiche, che possono continuare a scambiare questi gioielli senza affrontare costi proibitivi.
Il mercato delle auto storiche di lusso è infatti globale e comprende transazioni che spesso attraversano confini e oceani. Tra i casi più emblematici, si possono citare la Mercedes-Benz W 196 R Stromlinienwagen del 1954, venduta all’asta per 53 milioni di dollari a Stoccarda, e la Ferrari 250 LM del 1964, firmata Scaglietti, aggiudicata per 36,3 milioni di dollari a Parigi. L’introduzione di un dazio del 25% su queste cifre avrebbe rappresentato un colpo devastante per il settore, aggiungendo costi milionari e scoraggiando molti acquirenti americani dall’importare tali tesori automobilistici.
Tutelare il mondo collezionistico
Questa normativa bilanciata permette al florido settore del collezionismo automobilistico di continuare a prosperare. Il mercato delle auto d’epoca non è solo un’industria economica, ma anche un modo per preservare e celebrare la storia dell’automobile. La decisione delle autorità americane di esentare questi veicoli dai nuovi dazi è quindi un riconoscimento implicito del loro valore come patrimonio culturale e storico. Oltre ad essere considerati beni di investimento, queste vetture rappresentano un legame tangibile con il passato, un’epoca in cui il design e l’ingegneria automobilistica erano vere e proprie forme d’arte.
Supporto al settore
Il supporto a questo settore ha un impatto positivo non solo sui collezionisti, ma anche su case d’asta e operatori economici legati al mondo delle auto d’epoca. Inoltre, garantisce che il commercio internazionale di queste vetture possa proseguire senza ostacoli eccessivi, continuando a contribuire all’economia globale. In un’epoca in cui il commercio è sempre più regolamentato, la preservazione di mercati di nicchia come quello delle auto classiche rappresenta un importante equilibrio tra economia e cultura.
Questa eccezione normativa offre un’opportunità unica per mantenere viva la passione per le auto storiche e garantire che questi veicoli possano essere ammirati e apprezzati da generazioni future. In un contesto globale sempre più complesso, è confortante sapere che la bellezza e il valore storico di queste vetture possono ancora trovare spazio e riconoscimento, sia sulle strade che nelle collezioni private di tutto il mondo.
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