Il 50% dei 18enni non prende la patente, perché non piace più?

La patente non è più una priorità per i giovani italiani. Scopri i motivi economici, culturali e tecnologici dietro questa tendenza

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 1 apr 2025
Il 50% dei 18enni non prende la patente, perché non piace più?

La patente non è più il simbolo di libertà per le nuove generazioni. Negli ultimi dieci anni, le automobili intestate agli under 25 in Italia sono diminuite del 33%, passando da oltre un milione nel 2011 a meno di 600mila nel 2021. Solo il 46% dei giovani consegue la patente a 18 anni, rispetto al 72% degli over 50.

Un tempo emblema di autonomia, la patente di guida sembra oggi perdere rilevanza tra i giovani italiani. L’Osservatorio assicurativo di Segugio.it ha analizzato questa tendenza, evidenziando un cambiamento culturale dovuto a fattori economici, sociali e tecnologici.

Barriere economiche e nuove priorità

Le difficoltà economiche rappresentano il principale ostacolo. Ottenere la patente, acquistare un veicolo e sostenere le spese per assicurazione, carburante e manutenzione costituiscono un onere significativo, spesso incompatibile con la precarietà lavorativa che caratterizza le nuove generazioni.

Inoltre, una crescente sensibilità verso l’ambiente spinge i giovani a preferire soluzioni di mobilità condivisa o mezzi alternativi, più ecologici ed economici rispetto all’auto di proprietà. Parallelamente, il ruolo genitoriale è cambiato: molti genitori preferiscono continuare a fornire supporto logistico ai figli, ritardando la loro indipendenza.

Rivoluzione digitale e nuovi modelli di socialità

Oggi lo smartphone ha sostituito l’automobile come simbolo di libertà. La connettività digitale offre opportunità di socializzazione e intrattenimento che un tempo richiedevano spostamenti fisici. Le relazioni interpersonali si sviluppano prevalentemente in spazi virtuali, riducendo la necessità di mobilità autonoma.

Nelle grandi città come Roma, la mobilità urbana sta evolvendo rapidamente grazie a servizi come il car sharing, il noleggio di monopattini elettrici e piattaforme come Uber, che offrono valide alternative all’auto di proprietà.

Scenari futuri e implicazioni sociali

Questa trasformazione solleva interrogativi sul futuro della mobilità urbana e delle infrastrutture di trasporto. Se la tendenza dovesse proseguire, si potrebbe assistere a un ripensamento degli spazi urbani e a un potenziamento dei servizi pubblici.

Tuttavia, c’è il rischio di una maggiore dipendenza dai genitori o da servizi privati, con potenziali conseguenze sull’autonomia personale dei giovani. Ciò che è certo è che il rapporto tra giovani e mobilità sta subendo una profonda evoluzione, riflettendo cambiamenti più ampi nella società e anticipando nuovi modelli di spostamento per il futuro.

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