Incidenti stradali in Europa, sottostimati i dati dei feriti gravi
Analisi sugli incidenti stradali nell'UE, con focus sui dati sottostimati e sull'approccio Safe System per ridurre feriti e decessi
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“I dati rilevati dalla polizia offrono un quadro fuorviante del peso complessivo delle lesioni stradali sugli individui, sulle società e sulle economie”, dichiara Jenny Carson, project manager dell’ETSC, evidenziando la criticità di un sistema di monitoraggio inadeguato a fronte di oltre 1,2 milioni di feriti annui sulle strade europee.
L’inchiesta nel Vecchio Continente
L’European Transport Safety Council (ETSC) ha recentemente pubblicato un rapporto preoccupante sulla sicurezza stradale nell’Unione Europea. L’organizzazione indipendente ha sottolineato come i dati ufficiali, che parlano di circa 1.291.000 feriti all’anno con 141.000 feriti gravi, siano probabilmente fortemente sottostimati.
Le problematiche alla base di questa non curanza sono molteplici: raccolta dati frammentaria, valutazioni imprecise delle lesioni da parte delle forze dell’ordine, mancate denunce di molti incidenti stradali (specialmente quelli che coinvolgono utenti vulnerabili come ciclisti e pedoni) e scarsa integrazione tra i database della polizia e quelli sanitari.
Suona l’allarme
La situazione è particolarmente allarmante se si considera che l’Unione Europea si è posta l’ambizioso obiettivo di dimezzare morti e feriti gravi entro il 2030. I progressi dell’ultimo decennio sono stati insufficienti: tra il 2013 e il 2023, i decessi sono diminuiti del 16% e i feriti gravi solo del 13% in 24 Stati membri, ben lontano dal target prefissato.
Per invertire questa tendenza, l’ETSC propone l’implementazione del modello “Safe System”, un approccio olistico fondato su sei elementi chiave: governance responsabile, controllo della velocità, infrastrutture sicure, innovazione nei veicoli, educazione degli utenti e assistenza post-incidente.
Secondo l’organizzazione, solo attraverso un cambiamento radicale nell’approccio alla sicurezza stradale e una raccolta dati più accurata sarà possibile conseguire gli obiettivi europei e salvare migliaia di vite ogni anno. L’impegno congiunto di istituzioni, forze dell’ordine e servizi sanitari rappresenta la chiave per una svolta concreta nella riduzione degli incidenti stradali.
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