Jaguar I-Pace: la prova su strada
Originale e con una guidabilità fuori dal comune per un’elettrica, la I-Pace è una proposta decisamente interessante nel panorama dei SUV sostenibili
E’ arrivata sul mercato precorrendo i tempi, e adesso che è matura meriterebbe più attenzione mediatica, già perché le tante soluzioni presenti su alcune concorrenti dell’ultima ora erano già appannaggio della Jaguar I-Pace nel 2018. L’abbiamo guidata per 2 settimane per capire come è convivere con un SUV così originale ed avveniristico.
Esterni: sembra un concept
L’aspetto è quello di un concept, ma in realtà la I-Pace è un’auto fatta e finita, collaudata, e adatta ad un utilizzo quotidiano. Gli sbalzi ridotti, l’accenno di coda, il muso spiovente, le maniglie a scomparsa, e quei fari a LED che le conferiscono uno sguardo da giaguaro, rappresentano i suoi punti di forza. Ci sono anche un estrattore generoso ed uno spoiler caratteristico tanto per ricordare a tutti che non si tratta di un’auto paciosa, tutt’altro! I gusti sono personali, ma bisogna ammettere che questa Jaguar non teme nessuna concorrente, è così originale e così in linea con gli standard del Marchio nello stile che non ha avuto bisogno di ritocchi estetici.
Interni: spazio, lusso e tecnologia
Entrare nella I-Pace è semplice, l’accessibilità non è niente male anche nella zona posteriore, e lo spazio è abbondante per 5 passeggeri, a meno che dietro non ci sia qualcuno più alto di 1,85 metri. Per i bagagli nessun problema, i 505 litri del volume di carico posteriore sono più che sufficienti, mentre davanti c’è un piccolo pozzetto utile per riporre i cavi per la ricarica, ma la sua chiusura è perfettibile.
Il mix tra passato e presente è intrigante, come dimostrano gli inserti in legno che si sposano bene anche con la strumentazione digitale e con il display centrale. Ecco la posizione di quest’ultimo forse tradisce l’età del progetto, ma si tratta di dettagli. Il sistema multimediale, compatibile con gli smartphone, può contare su un sistema di navigazione intelligente che pianifica i viaggi in base alle necessità di ricarica, quindi inserendo delle soste in corrispondenza delle colonnine presenti sul percorso. Non manca l’app dedicata per inviare dei comandi alla vettura da remoto.
Al volante: una dinamica vincente
Nel panorama delle elettriche la I-Pace è una delle proposte meglio riuscite dal punto di vista del feeling dinamico, perché il volante risponde bene e regala un bel feedback, il freno si modula con inaspettata naturalezza, e con l’acceleratore si riesce a gestire il recupero d’energia anche se non c’è né la funzione del pedale unico, né la possibilità di calibrare la rigenerazione della batteria attraverso le levette dietro il volante. L’acceleratore ha un minimo di ritardo nella risposta iniziale, ma con 400 CV e, soprattutto, 696 Nm di coppia massima, è un bene perché non si corre il rischio di avere troppa potenza nello stesso momento.
La trazione integrale e la gestione della coppia aiutano a mantenerla solida ed equilibrata, ma ci si può anche divertire nel misto. La sua architettura dedicata, con batteria da 90 kWh montata sotto il pianale e raffreddata a liquido, funziona molto bene, ed anche nei trasferimenti di carico sembra pesare di meno dei suoi quasi 2.300 kg. Se non si sfrutta troppo il suo potenziale si sta appena sotto i 400 km di autonomia, ma è chiaro che se si da fuoco alle polveri le percorrenze diminuiscono in maniera importante.
Considerando la grandezza del pacco batteria, sarebbe una forzatura ricaricarla con la rete domestica, a meno che non si disponga di una wallbox da 11 kW attraverso la quale si può rigenerare la batteria in 9 ore oppure ottenere 53 km di autonomia in 1 ora. I tempi sono gli stessi da una colonnina a corrente alternata da 11 kW, mentre con una rapida da 50 kW si ottengono 62 km di autonomia in 15 minuti, e da una da 100 kW si arriva ad avere 127 km di percorrenza nello stesso arco temporale.
Prezzo: da 81.390 euro
La I-Pace con tutta la sua carica tecnologica unita al blasone del Marchio ha un prezzo importante, che parte da 81.390 euro della S, ma la HSE arriva a 95.690 euro, e non è finita qui, perché gli optional possono contribuire ad alzarne ulteriormente il costo.