John Elkann: "Fiat Auto non aveva futuro, Stellantis è una potenza mondiale"
Stellantis investe 2 miliardi in Italia nel 2025, promuovendo sostenibilità, ricerca e sviluppo per rafforzare il settore automobilistico italiano
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“L’Italia ricopre un ruolo centrale per Stellantis,” ha dichiarato John Elkann durante l’audizione a Montecitorio, ribadendo l’impegno del quarto costruttore automobilistico mondiale nel nostro Paese.
L’Italia al centro
Il colosso italo-francese ha confermato investimenti per 2 miliardi di euro entro il 2025 e acquisti da fornitori italiani per 6 miliardi, all’interno di una strategia industriale che ha già visto 24 miliardi spesi nella filiera italiana dell’auto dal 2021, con l’obiettivo di raggiungere quota 30 miliardi entro il 2025.
La storia del gruppo è segnata da un percorso di crescita notevole: dalla crisi del 2003, quando Fiat Auto fatturava 20 miliardi perdendone 2, alla creazione di un gigante globale con 157 miliardi di fatturato e 5,5 milioni di veicoli prodotti. “Nonostante la situazione drammatica di allora, la mia famiglia si è assunta la responsabilità di difendere l’azienda,” ha ricordato Elkann, sottolineando come per ogni euro ricevuto in contributi pubblici, il gruppo abbia investito 50 euro in Italia.
Uno studio dell’università Luiss ha quantificato l’impatto economico: 16,7 milioni di veicoli prodotti in Italia tra il 2004 e il 2023, generando un valore complessivo di 1.700 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 417 miliardi. Nel 2024, Stellantis è stato inoltre il gruppo con più brevetti industriali depositati nel nostro Paese.
Transizione energetica e non solo
Sul fronte della transizione elettrica, il presidente ha evidenziato le sfide del settore: il costo delle batterie rappresenta fino al 45% del prezzo di un’auto elettrica, mentre l’Europa deve colmare il divario con la Cina (214 Gigafactory contro 13). “L’impegno della Commissione Europea di 1,8 miliardi è uno sforzo iniziale ma non sufficiente,” ha affermato Elkann, sollecitando anche un’adeguata infrastruttura di ricarica, settore in cui l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei.
Gli stabilimenti italiani restano centrali: a Pomigliano d’Arco la produzione della Fiat Panda Ibrida continuerà fino al 2030, Melfi accoglie la nuova DS N°8 e la Jeep Compass elettrica, Cassino ospiterà la piattaforma per le nuove Alfa Romeo, mentre a Mirafiori partirà la produzione della Nuova Fiat 500 Ibrida nel novembre 2025. A Termoli è prevista una nuova linea per i cambi delle auto ibride, in attesa della Giga-Factory di Acc.
Questo impegno dimostra la capacità del gruppo di guidare l’innovazione automotive e affrontare le sfide del futuro, consolidando il legame tra Stellantis e l’Italia come pilastro della sua strategia globale.
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