Kia EV6 GT vs Audi RS3 Sportback: chi vince la drag race?
Ormai il tema delle gare di accelerazione sul quarto di miglio è ricorrente, quando c’è un’elettrica di mezzo.
Un nuovo atto nella saga delle drag race, ormai modaiole, vede come protagoniste una Kia EV6 GT e un’Audi RS3 Sportback. Riuscirà l’hot-hatch a benzina dei “quattro anelli” ad avere la meglio sul crossover elettrico coreano? Per dare una risposta alla domanda, i ragazzi del canale YouTube “What Car” hanno organizzato una sfida in accelerazione, misurando i tempi nello scatto da 0 a 100 km/h e sul quarto di miglio dei veicoli in esame, messi uno accanto all’altro nel vivace confronto sul nastro d’asfalto.
Una battaglia anche filosofica
Gli ottani vincono a mani basse in termini di emozioni, ma gli elettroni danno una marcia in più in accelerazione: questo è un fatto risaputo. La coppia istantanea fa la differenza, specie fino agli allunghi intermedi. Anche in questo caso il rito vincente delle elettriche nelle drag race si ripeterà? Prima di dirvelo, concedeteci un breve ripasso dei dati.
Caratteristiche delle due protagoniste
L’Audi RS3 Sportback è spinta da un motore cinque cilindri turbo-benzina da 2480 centimetri cubi, che eroga 400 cavalli di potenza massima e 500 Nm di coppia, scaricate sulle quattro ruote. Il peso è di 1575 chilogrammi, contro i 2125 della rivale coreana. Anche se il dato alla bilancia gioca a suo sfavore, la Kia EV6 GT fa molto meglio come cifre energetiche, perché i suoi due motori elettrici erogano una potenza combinata di 585 cavalli e una coppia massima di 740 Nm, fornita in modo istantaneo.
Vince l’Audi o la Kia?
I dati dichiarati in accelerazione, sullo scatto da 0 a 100 km/h, sono di 3.8 secondi per la tedesca e di 3.5 secondi per la coreana. L’hot-hatch dei “quattro anelli” ce la farà ad avere la meglio sul crossover elettrico coreano? La risposta è negativa, ma la valutazione delle caratteristiche di una vettura va fatta a più ampio raggio. Resta il fatto che l’arrivo delle auto a batterie di nuova generazione ha scombussolato gli schemi, rendendo possibili delle sfide in accelerazione improponibili fino a non molto tempo fa. La domanda di fondo resta però un’altra: bastano degli scatti fulminei a fare di un’auto un mezzo divertente? Io credo di no.