Kia Sportage Hybrid GT Line AWD: prova, prezzo, consumi
Il SUV di Kia cambia totalmente e punta su una gamma di motori elettrificata, tanta tecnologia a bordo al servizio del guidatore
Fino ad oggi l’abbiamo vista solamente online, a causa della pandemia, ma adesso è arrivata in redazione per una prima presa di contatto, dove mette finalmente le carte sul tavolo mostrando un antipasto di tutte le sue novità. E’ la Kia Sportage 2022, quella di nuova generazione, tutta cambiata, da capo a piede, pardon da ruota a ruota, e con tutto l’universo ibrido in gamma.
Primo contatto con la Full Hybrid, ma la gamma è tutta elettrificata
Ecco, partiamo proprio da questo punto, la versione che abbiamo scelto per questo antipasto di Sportage new generation è la Full Hybrid con un 1.6 sovralimentato da 180 CV accoppiato ad un motore elettrico da 60 CV, può contare su 230 CV come potenza di sistema e su 350 Nm di coppia massima. Tanto basta per farla scattare da 0 a 100 km/h in 8 secondi netti, 8,3 secondi per la AWD in prova, mentre il cambio è un automatico 7 rapporti a doppia frizione e, per dimostrare che la Sportage più potente (plug-in a parte con i suoi 265 CV) fa sul serio ci sono anche i paddles dietro il volante.
In ogni caso la forza di questo modello sta anche nella sua offerta di motorizzazioni particolarmente generosa. Ce n’è veramente per tutti i gusti con i mild Hybrid 1.6 benzina e diesel, rispettivamente, da 150 e 136 CV, e con la variante ibrida plug-in da 265 CV e con una batteria da 13,8 kWh che si ricarica in 2 ore con il cavo da 7,2 kW, in luogo di quella da 1,49 kWh della Full Hybrid.
Al volante: sensazioni positive e buon mix tra comfort e guidabilità
Se, come abbiamo visto, l’auto dal punto di vista motoristico è ben dotata, andiamo a vedere come questa tecnologia si comporta su strada, visto che c’è una piattaforma tutta nuova denominata N3. Sulle prime quello che mi ha colpito è la consistenza del volante, mi spiego meglio, non è un comando sportivo, ma, inizialmente, offre la consistenza giusta ed una certa rapidità, poi, continuando nella sua azione si alleggerisce e punta alla progressività, ma comunque è più efficace di quello di alcune concorrenti dall’eccessiva leggerezza complessiva.
Il feeling induce a provare anche qualche inserimento più audace, anche perché, quando non si guida con il piede sulle uova, i 230 CV ci sono e si sentono tutti, per cui, d’accordo la sostenibilità ma la potenza se c’è non può essere ignorata. Quindi, la dinamica rivela un certo rollio che però non inficia più di tanto la percorrenza della traiettoria ideale, così anche uno stile di guida più disinvolto non viene discriminato. In questi frangenti il cambio a doppia frizione della Full Hybrid va a scongiurare il temuto effetto scooter, e già per questo la Kia merita un plauso; inoltre, volendo, anche i paddles funzionano bene.
Ora, è chiaro che non si tratta delle grandi orecchie che troviamo su una Maserati, e che la trasmissione è pensata anche per viaggiare felici nell’era della lotta alle emissioni, ma fatta questa premessa, si possono anche utilizzare, non sono lì per pura idea di una certa, agognata, sportività. Al di là di tutto, quando non si seleziona la modalità guida sportiva che fa incattivire anche il quadro strumenti digitale, ecco che la Sportage si rivela comoda e silenziosa, ogni tanto qualche asperità si fa sentire più del dovuto, ma in generale l’insonorizzazione e la resa delle sospensioni funziona anche sulle lunghe distanze.
L’abbiamo avuta 5 ore e per almeno 4 l’abbiamo guidata, sfruttando ogni minuto con lei, per cui il fatto di essere scesi senza quel senso di stanchezza che traffico e autostrada lasciano addosso, è significativo su quanto possa essere confortevole. Lungo un percorso misto affrontato con una guida a tratti tranquilla, a tratti più impegnata, la Sportage Full Hybrid ha fatto segnare una percorrenza media di 7,6l/100 km, che, tradotto, è poco più di 13 km/l. Ovviamente, siamo sicuri che in città il consumo migliori, ma avremo modo di scoprirlo con un test più lungo.
Per chi guarda con un occhio particolarmente attento le percorrenze, più avanti arriverà la versione a GPL, non ibrida, ma sovralimentata, che metterà più di qualche dubbio tra chi oggi sceglierebbe la variante turbodiesel mild hybrid. Tornando alle performance, bisogna sottolineare il valore aggiunto della trazione integrale che si adatta ai fondi, perché quest’ultima va ad ampliare il range d’utilizzo della Sportage. Non è e non vuole essere un fuoristrada, si tratta pur sempre di un SUV, ma uno sterrato leggero, o un percorso innevato non vanno ad alimentare preoccupazioni quando si è al voltante dell’ultima proposta Kia a ruote alte.
Design di rottura
Dopo tanto parlare di come va, non bisogna trascurare un aspetto fondamentale, considerata l’audacia dei designer Kia, quello relativo allo stile di questa nuova Sportage. Non ci si annoia a guardarla, anzi, l’impatto visivo è forte e, sicuramente, l’originalità non manca. La Kia ha sempre innovato in questo senso e continua a farlo, ora bisogna vedere come reagirà la clientela a tutta questa originalità, ma è chiaro anche da questo punto di vista la Casa coreana non si è risparmiata. Se vi piace distinguervi con la Sportage potrete farlo sicuramente, ma una cosa è certa: non è un’auto per timidi, ce ne siamo accorti da come venivamo osservati in città.
Tanta tecnologia a cui ci si abitua in fretta
Quando si entra nell’abitacolo della nuova Sportage c’è la sensazione di essere su un’astronave a 4 ruote con i due schermi da 12,3 pollici che si uniscono in maniera dinamica evolvendo un concetto di “mercedesiana” memoria, la leva del cambio non è pervenuta, al suo posto un bel manopolone che libera spazio, ed un ampio alloggiamento per il telefono con l’ormai indispensabile ricarica wireless per lo smartphone.
Intelligente la soluzione del display del clima a sfioramento che può essere integrato con una schermata dello schermo dell’infotainment, ma non bisogna necessariamente passare per quest’ultimo. In questo modo non ci si distrae come su altre auto, ma, volendo, si può avere un supporto in più nella gestione del clima. Entrare in sintonia con tutte le icone del sistema multimediale è semplice e intuitivo, anche se non si è un millennial.
La strumentazione digitale che proietta le immagini dell’angolo morto dei retrovisori quando si mette la freccia rappresenta un valido esempio di quello che vuol dire tecnologia intelligente al supporto del guidatore, così come il sistema che frena l’auto in manovra quando sopraggiunge un altro veicolo. Volendo, previa registrazione nell’app dedicata, è possibile, comandare la vettura da remoto per farla uscire da un parcheggio scomodo, il che non è da sottovalutare considerando le aree di sosta sempre più anguste dei centri commerciali.
La modernità di questa Sportage però si manifesta anche attraverso delle idee funzionali, come la sistemazione di due prese USB dietro gli schienali dei sedili anteriori, dove sono presenti anche due ganci per delle borse e, dietro i poggiatesta, degli incavi per poter appoggiare una giacca. In tutto questo, con soli 3 cm in più di lunghezza il bagagliaio cresce di 87 litri arrivando a 591 litri, quando si dice l’evoluzione…
Prezzo: per la GT Line Full Hybrid si parte da 38.950 euro
Il prezzo di partenza della nuova Sportage con motorizzazione 1.6 benzina mild hybrid è di 29.950 euro, ma se si opta per una GT Line Full Hybrid, allora il costo parte da 38.950 euro, ed arriva a sfiorare i 45.000 euro con la versione AWD Plus. Listino in linea con la modernità dell’auto, con il livello di tecnologia a bordo, e con una qualità cresciuta generazione dopo generazione.