La BMW M Hybrid V8, Art Car firmata da Julie Mehretu, svelata al Centre Pompidou
Prosegue il legame storico fra BMW e il mondo della cultura, con una nuova opera d’arte a quattro ruote pronta al battesimo della pista.
La BMW M Hybrid V8 è stata scelta come “tela” da dipingere con estro dall’artista di fama internazionale Julie Mehretu. I suoi “colpi di pennello” hanno dato forma alla ventesima Art Car della casa bavarese, consolidando ulteriormente il rapporto del marchio dell’elica blu con una delle espressioni creative più nobili della specie umana. La vettura da corsa tedesca, in ossequio alla sua natura, scenderà anche in pista, nella più nobile gara a ruote coperte: la mitica 24 Ore di Le Mans. Poi, forse, riposerà nei musei e nelle mostre in giro per il mondo, regalando emozioni di natura diversa agli appassionati d’arte e di automobili.
In attesa della sfida della Sarthe, la BMW M Hybrid V8 “vestita” dalla newyorkese Julie Mehretu, felice interprete dell’arte contemporanea, si è offerta al godimento del pubblico al Centre Pompidou di Parigi, dove è stata presentata nelle scorse ore. Il risultato del lavoro è un’opera d’arte “performativa”, che prosegue la lunga tradizione delle BMW Art Cars di natura corsaiola.
Queste le parole dell’autrice della veste grafica: “L’intero progetto riguarda l’invenzione, l’immaginazione, il superare i limiti di ciò che è possibile. Non penso a questa macchina come a qualcosa da esporre. La sto pensando come qualcosa che correrà alla 24 Ore di Le Mans. La mia opera è stata creata in stretta collaborazione con i team di motorsport e di ingegneria. Diciamo che la sua missione si completerà solo a gara finita”.
Arte dinamica per la BMW da corsa
La BMW M Hybrid V8 segna una nuova e riuscita tappa del percorso creativo delle Art Car, parte essenziale dell’impegno culturale globale del marchio bavarese, che va va avanti in questa forma da quasi 50 anni. Julie Mehretu ha sempre imperneato il suo lavoro sullo spazio, sul movimento e sull’energia. Qui, tali aspetti, emergono in pieno, con grande coerenza empirica. Il dinamismo è stato portato nella forma, con “pennellate” che hanno trasformato un’immagine bidimensionale in una rappresentazione tridimensionale, grazie anche ad un attento uso del vocabolario cromatico e stilistico.
Fonte di ispirazione è stato un dipinto della stessa artista: il quadro “Everywhen” (2021-2023), attualmente in mostra al Palazzo Grassi di Venezia, prima di entrare nella collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA) di New York, cui è stato donato. Come dice l’artista statunitense, quel dipinto ha permeato l’auto. Persino i reni, simbolo di BMW, lo hanno assorbito, con la complessa pellicola usata per dare corpo alla veste grafica di questa M Hybrid V8. L’auto sarà presto portata in gara, nella principale sfida dell’universo endurance, dai piloti Sheldon van der Linde (RSA), Robin Frijns (NED) e René Rast (GER). Per la vettura è prevista anche un’apparizione al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, sul Lago di Como, dove saranno esposte anche altre auto dello stesso filone creativo.