Home Video Lancia Delta S4: ecco l’effetto che fa la sua guida su strada | Video

Lancia Delta S4: ecco l’effetto che fa la sua guida su strada | Video

Andare a spasso, sulle normali arterie viarie, con una belva di Gruppo B come la Lancia Delta S4 ha un sapore epico.

Auto come la Lancia Delta S4 occupano un posto speciale nel cuore degli appassionati. Questa belva da gara, destinata al Gruppo B, fu tra le protagoniste di un’epoca in cui il livello della sfida, nel mondo dei rally, si era spinto verso nuove frontiere tecnologiche e prestazionali.

Un video ci permette di gustarne le dinamiche su una strada aperta al traffico, condotta sia da un uomo che da una donna. Così nessuno potrà lamentarsi del mancato di rispetto della parità di genere. A rendere possibile la cosa ci hanno pensato gli uomini di Girardo & Co, abituati a gestire le vendite di gioielli di altissima gamma. Il “mostro” torinese protagonista del filmato appartiene alla specie.

Una belva nel solco della tradizione

Lancia Delta S4
Foto Stellantis Heritage

Questa vettura, poi seguita dalle varie Delta, ha dato continuità a una stirpe agonistica nelle cui file sono compresi nomi che fanno vibrare le corde emotive degli sportivi: Fulvia, Stratos, Rally 037. Anche se non fu la più vincente del gruppo, la Lancia Delta S4 è entrata nella storia, per la forza del suo carisma e per il vigore vulcanico delle sue performance.

Prodotta dal 1985 al 1986, con una missione esclusivamente corsaiola, ebbe una versione stradale, necessaria per l’omologazione in Gruppo B, che richiedeva la produzione di almeno 200 esemplari “di serie”. Rispetto alla precedente Rally 037, qui le ruote motrici non erano più due ma quattro, per tentare di contrastare il passo delle rivali dotate di trazione integrale. Il progetto del modello fu affidato all’ingegnere Claudio Lombardi, che seppe svolgere con la solita bravura il suo lavoro.

Forza bruta per la Delta S4

Lancia Delta S4
Foto Stellantis Heritage

Sotto l’imponente cofano posteriore, in posizione centrale, fu collocato un motore a 4 cilindri in linea da 1759 centimetri cubi di cilindrata, a 16 valvole, sovralimentato con un turbocompressore KKK k27 e con un compressore volumetrico Volumex, brevettato da Abarth. Così la spinta agli alti regimi del primo veniva abbinata a quella ai bassi regimi del secondo, per avere sempre un tiro pieno ed energico, in tutte le condizioni d’uso.

La sua era una forza vulcanica, solo in parte illustrata dai cavalli erogati che, nel tempo, passarono dai 450 iniziali ai 530 di fine carriera, esercitati su un peso di soli 970 chilogrammi. Facile intuire il tenore prestazionale di un missile del genere. Al contenimento del dato letto alla bilancia concorreva la carrozzeria in compositi, ancorata a un telaio in traliccio di tubi di acciaio. Adesso, però, la parola passa al video. Buona visione!

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