Lancia partecipa alla 1000 Miglia 2024 in forma ufficiale
Intervento attivo e di alto valore storico e culturale, alla “Freccia Rossa”, per Lancia.
Il marchio Lancia sarà presente in forma ufficiale alla 1000 Miglia 2024, che andrà in scena dall’11 al 15. Dopo 6 anni di assenza, la casa automobilistica torinese si concede nuovamente la rievocazione storica della mitica “Freccia Rossa“. Così potrà rivivere (e concorrere a far rivivere) il ricordo della sfida bresciana, definita da Enzo Ferrari come la “corsa più bella del mondo”.
Il ritorno della Lancia avviene in occasione di una ricorrenza anagrafica importante: il 70° anniversario della vittoria conseguita dalla “barchetta” D24 Spider, portata sul gradino più alto del podio da Alberto Ascari, davanti a Marzotto (Ferrari 500 Mondial) e Musso/Zocca (Maserati A6GCS/53). Un successo unico per il marchio piemontese, in quel contesto agonistico. Onorarlo era un dovere, che doveva spingersi oltre la dimensione della partecipazione degli equipaggi privati.
Lancia alla 1000 Miglia 2024
Il rientro avverrà con due auto di epoca diversa: una storica importante, che si è fissata nel cuore degli appassionati, e una vettura appena svelata, cui la casa madre affida i suoi destini futuri. Si tratta della Lancia Aurelia B20 GT del 1951, solitamente esposta presso l’Heritage Hub di Stellantis, e della nuova Lancia Ypsilon, in qualità di support car.
Quest’ultima potrà seguire il percorso della 1000 Miglia 2024, come le auto iscritte alla gara di regolarità. Un modo efficace, anche sul piano pubblicitario, per farla conoscere a tante persone, nel lungo viaggio di circa 1600 chilometri da Brescia a Roma e ritorno. In un certo senso, una seconda anteprima, in vista dello sbarco nella rete di vendita e delle successive consegne.
Un segnale di speranza sportiva?
Ecco le parole del CEO Luca Napolitano: “Siamo pronti a far appassionare i fan del nostro marchio, celebrando al meglio il 70° anniversario della storica vittoria della Lancia D24 spider, in una miscela tra passato e futuro”. Gli appassionati sperano che negli anni a venire la casa torinese rientri nel mondo delle corse. Qualche spiraglio si sta aprendo, ma l’orizzonte agonistico non è proprio dietro l’angolo.
Doveroso far rinascere l’impegno sportivo, oltre la dimensione della speranza. Come dimenticare la lunga scia di trionfi messa a segno nel mondo dei rally? Un patrimonio del genere non andrebbe disperso, come non andrebbe dispersa la gloria del marchio negli anni romantici del motorsport.
Abbiamo parlato del successo conseguito dalla D24 spider alla 1000 Miglia del 1954. In quell’anno, Lancia si aggiudicò, con vari modelli, il Rally di Monte Carlo, il Giro di Sicilia, la Targa Florio e il Gran Premio di Porto. Nel 1953 era stato il turno del successo alla Carrera Panamericana e alla Targa Florio, oltre che della pole-position e del giro più veloce alla 1000 km del Nürburgring. Anche questo ha contributo alla crescita della reputazione aziendale, insieme alla bellezza classica e senza tempo dei modelli a sua firma del passato.