Home Berline Lancia Thema: 40 anni per un’ammiraglia di classe

Lancia Thema: 40 anni per un’ammiraglia di classe

Ci sono auto assurte al rango di pietre miliari per chi le ha costruite. La Thema ne è un esempio per Lancia.

La Lancia Thema fu l’apprezzata ammiraglia della casa torinese, nei frizzanti anni ottanta. Questa vettura seppe connettersi alla nobile tradizione del marchio, regalando un’equilibrata miscela di lusso e classe. Il suo debutto avvenne al Salone dell’Auto di Torino, nel mese di novembre del 1984. Immediato il feeling con il pubblico, grazie alle linee della carrozzeria e ai contenuti di alto livello qualitativo della sua costruzione.

Il successo commerciale, maturato nelle tre serie del modello, fu il naturale seguito di questo apprezzamento. Ancora oggi, a 40 anni dalla nascita, la gente ne parla con entusiasmo. Non accade per tutte le vetture, specie per quelle che non appartengono alle fasce più alte del mercato, come le supercar. Una riprova delle sue doti.

Rimasta in produzione fino al 1994, la Lancia Thema fu consegnata in oltre 370 mila esemplari. Non si tratta di una cifra record in senso assoluto, ma tenendo conto della natura della vettura e dei mercati di sbocco limitati, si può parlare, senza timore di smentita, di un grande successo commerciale. A lei va il titolo di berlina di lusso più venduta del marchio Lancia. Un primato non secondario.

La piattaforma fu condivisa con la Fiat Croma, la Saab 9000 e l’Alfa Romeo 164. Rispetto a quest’ultima, entrata in listino qualche anno dopo, la Thema aveva un aspetto meno filante, ma il suo scopo non era quello di presentarsi alla vista con un look sportivo. Qui il target era l’eleganza: obiettivo centrato in pieno dai progettisti.

Lancia Thema
Foto Lancia

A mio avviso, solo i gruppi ottici posteriori appesantivano il quadro, ma devo ammettere che la scelta della loro fisionomia ha infuso un carattere specifico e distintivo al modello, concorrendo alla sua singolare personalità stilistica, che l’ha resa inconfondibile. Piange il cuore nel registrare oggi l’assenza di un’ammiraglia del genere nel listino della casa torinese, ma i tempi cambiano, purtroppo non sempre in meglio.

Della Lancia Thema fu offerta anche una versione Station Wagon, che seppe mettersi in mostra nel segmento E, ma i favori del cuore andavano alla berlina a 3 volumi, più intonata alla missione di rappresentanza, in qualche modo insita nel suo spirito. A dispetto dei tratti corpulenti, questa vettura riusciva ad offrire un’ottima scorrevolezza aerodinamica, ben rappresentata dal Cx di 0.32.

L’abitacolo, rifinito con gusto e molto silenzioso, regalava viaggi executive apprezzati dalla sua clientela. Alcuni non digerirono la scelta della trazione anteriore, ma questa rendeva più facile la guidabilità. Sul fronte motoristico si poteva scegliere fra unità propulsive a 4 cilindri da 2.0 litri (aspirato e turbo), a 6 cilindri da 2.8 litri, a 6 cilindri da 3.0 litri. Nacque pure, in pochi esemplari, una versione 1.6, profilabile come un esperimento genetico. Anch’essa a benzina. Poi c’era la Turbodiesel da 2.5 litri.

Il fiore all’occhiello della gamma fu la Lancia Thema 8.32, nota anche come Thema Ferrari, spinta da un cuore Made in Maranello: un V8 da 3.0 litri di cilindrata, a quattro valvole per cilindro, in grado di sviluppare 215 CV di potenza e 29 kgm di coppia. La punta velocistica si fissava a quota 240 km/h: una cifra non comune per una trazione anteriore. Chapeau!

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