L’avveniristico McLaren Technology Center compie 20 anni
Quattro lustri dal taglio del nastro non hanno lasciato nessuna ruga sul polo McLaren, che è un riferimento architettonico in ambito automobilistico.
Il tempo vola. Sembra che il McLaren Technology Center sia nato ieri, ma sono passati 20 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta in presenza della Regina Elisabetta II. Ancora oggi è una struttura futuristica, che conquista gli sguardi con l’eccellenza delle architetture, dovute al genio creativo di Lord Norman Foster.
Nel 2011, al complesso delle origini è stato affiancato il McLaren Production Center, destinato alla produzione di tutte le supercar ad alte prestazioni del marchio. La magia della tela iniziale è stata preservata, grazie a un innesto attentamente calibrato. L’edificio principale fa corpo unico con un lago che contiene oltre 30 milioni di litri d’acqua. Quest’ultima viene pompata attraverso scambiatori di calore che a loro volta contribuiscono a raffreddare l’unità immobiliare e a dissipare il calore prodotto dalla galleria del vento.
Cura maniacale degli elementi e approccio green
In fase di progettazione, ogni dettaglio è stato curato al meglio. Pensate che le dimensioni della struttura sono state studiate in modo tale che non si rendesse necessario il taglio delle piastrelle per adattarle alle misure del complesso edilizio. Incredibile sapere come la pressione atmosferica nel ristorante interno venga leggermente abbassata e controllata per contenere l’odore del cibo. Roba da mettere in crisi anche i monaci certosini.
In linea con l’amore per la natura che appartiene al sentimento di McLaren, sui 50 ettari di terreno di pertinenza, nel corso degli anni, sono stati piantati oltre 100 mila alberi e arbusti. La loro presenza, oltre a rendere più gradevole la tela ambientale, concorre in modo significativo all’assorbimento delle emissioni di CO2 dell’area. Durante la costruzione delle strutture sono stati rimossi oltre 300 mila cubi di terra, ma questa è stata sapientemente ricollocata attorno al sito, con un approccio armonico ed ecologico.
Il polo McLaren è fortemente attrattivo
Pochi sanno che il McLaren Technology Center è sorto in un appezzamento prima destinato all’allevamento di struzzi. Il lavoro dell’architetto che ha progettato la struttura è stato davvero lodevole, sotto tutti i punti di vista. L’aspetto futuristico è come una calamita per gli occhi. Diversi registi ne sono stati catturati e hanno scelto l’impianto come set per alcune produzioni cinematografiche e televisive.
Uno degli elementi che spicca maggiormente nella tela grafica è la presenza di enormi superfici vetrate. Queste occupano un’area di 43 mila metri quadrati. In totale, per dare forma all’avveniristico complesso, ci sono volute 2 milioni di ore di lavoro. Il risultato ha premiato gli sforzi di tutti.