Legge per rimuovere i veicoli abbandonati sulle strade

La nuova legge semplifica la rimozione dei veicoli abbandonati, inclusi quelli con fermo amministrativo, migliorando sicurezza e ambiente urbano

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 13 apr 2025
Legge per rimuovere i veicoli abbandonati sulle strade

La Camera ha dato il via libera a una norma che semplifica la rimozione auto in stato di abbandono, inclusi i veicoli soggetti a fermo amministrativo. Questo provvedimento, che attende l’approvazione definitiva del Senato, rappresenta un passo cruciale nella lotta contro il degrado urbano e nella salvaguardia dell’ambiente.

L’iniziativa è frutto di una collaborazione bipartisan tra Gaetana Russo, deputata di Fratelli d’Italia, e Andrea Casu, deputato del Partito Democratico. La proposta ha ottenuto un consenso unanime in Parlamento, rispondendo a un’esigenza concreta delle città italiane, dove i veicoli abbandonati rappresentano un problema non solo estetico, ma anche ambientale e di sicurezza.

Dalla discrezionalità alla certezza giuridica

Fino ad oggi, la gestione dei veicoli abbandonati soggetti a fermo amministrativo era affidata alla discrezionalità dei pubblici ufficiali. «Abbiamo trasformato un principio di buon senso in una norma chiara, velocizzando l’intero procedimento», ha dichiarato Gaetana Russo, prima firmataria della proposta.

Tra le novità introdotte dalla legge, spiccano il divieto per i proprietari di accedere agli incentivi per la rottamazione e l’impossibilità di radiare il veicolo per esportazione all’estero. Quest’ultima misura mira a contrastare il mercato illegale dei ricambi, una pratica che ha alimentato per anni l’economia sommersa legata ai veicoli fuori uso.

Benefici ambientali e sociali

Il fenomeno dei veicoli abbandonati è particolarmente evidente nelle periferie delle grandi città, dove rappresenta una minaccia per il paesaggio urbano e per la sicurezza ambientale. Andrea Casu ha sottolineato come questa normativa si inserisca nel più ampio contesto della transizione ecologica, restituendo spazi pubblici alla collettività e migliorando la qualità della vita nei centri urbani.

La rimozione dei veicoli abbandonati non solo migliora l’estetica delle città, ma contribuisce anche a ridurre i rischi ambientali derivanti da sostanze pericolose che potrebbero fuoriuscire da mezzi lasciati incustoditi. Inoltre, liberare spazi pubblici significa restituire aree preziose alla comunità, trasformandole in luoghi più vivibili e sicuri.

Impatto economico sui comuni

Uno degli aspetti più rilevanti della nuova normativa riguarda il tema dei costi. È stato infatti modificato un decreto ministeriale del 1983 per garantire che le spese legate alla rimozione auto non ricadano sulle amministrazioni comunali, ma siano a carico dei proprietari dei veicoli. Questa misura rappresenta un importante passo avanti nella gestione economica delle risorse pubbliche.

Parallelamente, sono state inasprite le sanzioni per i centri di demolizione che non rispettano le normative vigenti. Questo intervento mira a creare un sistema più efficiente e responsabile nella gestione dei veicoli a fine vita, promuovendo una maggiore trasparenza e legalità nel settore.

Un approccio concreto e sostenibile

La nuova legge si propone come una soluzione concreta a un problema quotidiano, combinando attenzione all’ambiente, rispetto degli spazi pubblici e una gestione efficiente delle risorse. Con il consenso bipartisan e l’impegno delle istituzioni, il provvedimento punta a migliorare sensibilmente la qualità della vita nei contesti urbani, offrendo risposte tangibili alle esigenze delle comunità locali.

In definitiva, questo intervento normativo rappresenta un passo importante verso città più pulite, sicure e sostenibili, segnando un cambio di passo nella lotta contro il degrado urbano e la tutela dell’ambiente.

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