Maserati Quattroporte Trofeo: la prova su strada
Maserati Quattroporte Trofeo è la massima espressione della berlina del Tridente e sprigiona ben 580 CV.
La Maserati Quattroporte Trofeo è un lupo travestito da agnello, una supercar che indossa i panni dell’ammiraglia. Quest’auto, ti seduce, ti conquista, e alla guida sa essere persino brutale, come le sportive di una volta. L’abbiamo provata per capire come è possibile conciliare lusso, comfort ed emozioni.
Maserati Quattroporte Trofeo: lunga e rossa si fa notare
La Maserati Quattroporte Trofeo della nostra prova su strada indossa una livrea extraserie dal costo di un’utilitaria, il rosso magma. É un colore che affascina, ammicca, magari per una berlina di circa 5 metri può sembrare sin troppo audace, ma la Trofeo non è audace, è spavalda. E deve essere così, per dare qualche indizio sulle sue proverbiali doti dinamiche.
Le prese d’aria, sia nella vista anteriore che posteriore, sono arricchite dalla fibra di carbonio, i terminali di scarico possiedono un colore scuro e minaccioso, mentre le minigonne nere emergono in un contesto cromatico così particolare. Non mancano dei fregi rossi nelle branchie laterali, perché sotto il cofano della Trofeo non c’è un motore elettrico, e non trova spazio neanche una power unit ibrida, ma alberga un possente V8 sovralimentato!
L’abitacolo è un salotto sportivo
L’abitacolo della Maserati Quattroporte Trofeo è un salotto comodo, ampio, ma attento ai dettagli utili per la guida. Infatti, da dietro il volante sporgono le grandi orecchie in carbonio che consentono di utilizzare la trasmissione in modalità manuale, e la posizione di guida è pensata per guidare, davvero. C’è solo il tunnel centrale piuttosto ingombrante, che in alcuni frangenti arreca qualche disturbo nei movimenti del braccio destro. Ma come si dice: nessuno è perfetto! Bella la strumentazione, chiara e immediata, come deve essere su un’auto del genere.
Il sistema multimediale ha tutto quello che serve, negli anni si è evoluto, per cui far dialogare l’auto con lo smartphone è un’operazione naturale. Ovviamente, il lusso c’è, e si vede dai dettagli come l’impianto audio Bowers & Wilkins. Gli inserti in fibra di carbonio hanno preso il posto del legno, e le cuciture rosse richiamano l’indole sportiva, ma il tutto mantiene un’eleganza di fondo. L’orologio al centro della plancia è un must, un elemento imprescindibile, che richiama alla tradizione.
Al volante: offre le sensazioni impagabili della guida sportiva di una volta
Bella, affascinante, persino classica rispetto alle berline futuristiche a batteria arrivate di recente, la Maserati Quattroporte Trofeo dimostra al volante tutto il suo carattere. A proposito di temperamento, lei è capace di tutto, e quando dico di tutto, intendo anche sovrasterzi di potenza. Si perché, volendo, si può guidare senza filtri, ovviamente con tutte le attenzioni del caso. Forse c’è un dettaglio, in tutta la descrizione, che fino ad ora ho omesso, la trazione è posteriore. E già, nessun aiuto integrale come su certe concorrenti, la Trofeo è pura e cristallina, e con il V8 dotato di 2 turbocompressori twin-scroll, che eroga 580 CV e 730 Nm di coppia massima, scatta da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi, e, dove consentito, arriva fino a 326 km/h.
Ma al di là delle cifre, in modalità Corsa esprime un potenziale che farebbe impallidire anche certe supercar nostrane. Infatti, la spinta è furibonda, non ha pause, e cresce con un allungo tale che la strada sembra non bastare mai. Nei tornanti basta chiedere e lei da, il posteriore si esibisce in spazzolate da auto da rally vecchia maniera, e il volante è un valido alleato per gestire la traiettoria. D’altra parte, la lunghezza c’è, per cui è necessario farci l’occhio prima di darle del tu, a patto di avere coraggio e sapienza nei piedi e nelle mani.
Sul veloce è stabile, ma sensibile, è una sportiva vera, che è pronta ad assecondare chi è al volante, ma quando viene impegnata a dare il massimo, chiede e pretende il massimo da chi la conduce. Tra la pelle, e l’aspetto regale, si nasconde una delle ultime sportive vere, una di quelle che in frenata mordono l’asfalto, grazie all’impianto frenante Brembo con dischi anteriori da ben 380 mm, ma consentono anche di giocare con il retrotreno.
Ecco, quando si frena, magari lungo una strada di montagna, è bene ricordarsi che la sua massa ritorna a palesarsi dopo essere quasi svanita tra le curve. Detto questo, può essere una perfetta limousine, che ti coccola per chilometri e chilometri, e ti consente anche di stendere le gambe quando ti accomodi nella zona posteriore. Ma parliamoci chiaro, quando si ha la possibilità di salire a bordo di una Quattroporte Trofeo si vuole stare davanti, si vuole guidare, e si vuole ascoltare quel rombo che oggi è quasi scomparso, ma che rappresenta l’essenza viva della passione automobilistica tramandata dalla tradizione.
Prezzo: da oltre 190.000 euro
Tanto fascino e tanta potenza, abbinate a charme e blasone, si pagano, la Maserati Quattroporte Trofeo ha un costo di circa 190.000 euro. Poi ci sono gli accessori per personalizzarla, e basta poco per superare la soglia dei 200.000 euro. Ma questo non è certo un aspetto che preoccupa chi si approccia ad un’auto del genere.