Mazda CX-30 Skyactiv-G M HYBRID 6MT: la prova su strada
Abbiamo guidato la proposta mild hybrid della Mazda CX-30 con il 2 litri da 150 CV che assicura una guida brillante e consumi ridotti.
La Mazda CX-30 raddoppia l’offerta ibrida attraverso la soluzione mild associata al motore 2.0 da 150 CV. L’abbiamo provata nel ricco allestimento Exclusive che non rinuncia praticamente a nulla.
Esterni: eleganza senza tempo
La Casa di Hiroshima continua ad evolvere il suo stile con linee sempre più fluide e meno tormentate, e la CX-30 ha traslato su una vettura a ruote alte l’audacia estetica della Mazda 3. Il risultato è ancora una volta sorprendente, perché l’auto in questione mantiene tratti distintivi quali la grande calandra, i gruppi ottici sottili, le superfici vetrate ridotte, e la fiancata levigata, ma non rinuncia ad un certo slancio tramite una vista posteriore che strizza l’occhio alle coupé. Lo stacco cromatico con le protezioni sotto porta le conferisce un’aria robusta, ma in generale si percepisce anche una certa eleganza per un design unico nel suo genere.
Interni: hi-tech ma con stile
Quattro persone viaggiano comodamente nella CX 30, e possono contare su centimetri in abbondanza, mentre il bagagliaio da 422 litri sfoggia il fondo ripiegabile in 3 parti. La plancia è più elegante che ad effetto, ed il cambio di tonalità nella parte alta spezza la monocromia. La strumentazione di stampo classico punta sull’immediatezza di consultazione, ed è sempre ben visibile all’interno della corona del volante, ma non rinuncia ad un tocco di modernità garantito dallo schermo centrale e dall’head-up display.
Che sia una vettura al passo con i tempi lo si evince anche dalla compatibilità con Android Auto ed Apple CarPlay, anche se l’utilizzo del controller non aiuta quando si collega lo smartphone al sistema multimediale. Da segnalare inoltre, i comandi del climatizzatore, facili da trovare anche durante la guida per via della loro posizione rialzata, peccato che le bocchette d’areazione posizionate di fronte al passeggero non consentano di regolarne la portata.
Al volante: sfrutta la tecnologia ibrida senza penalizzare la dinamica
Il bello di guidare un’auto dal sistema ibrido leggero è che non si ha continuamente la percezione di quanto sia evoluta, e la sua tecnologia non intimorisce, per cui non ci sono particolari accorgimenti da adottare, e con il cambio manuale sembra che sottopelle non si avvenuta nessuna rivoluzione. Invece, il due litri da 150 CV vanta il sistema di disattivazione dei cilindri che, unito alla soluzione mild hybrid di Mazda, consente di avere prestazioni interessanti, come lo 0-100 km/h coperto in 8,8 secondi ed una velocità massima prossima ai 200 km/h, associate ad emissioni di Co2 analoghe a quelle del propulsore da 122 CV.
Così, complice la manovrabilità da MX-5 della trasmissione manuale a 6 rapporti, tra le curve ci si può concedere un’andatura brillante, mentre nell’utilizzo quotidiano si può contare su consumi contenuti, nell’ordine dei 15 km/l. Ma la CX-30 in questione riesce ad unire alle buone qualità del telaio ed alla precisione dello sterzo, anche un comfort acustico degno di nota, mentre le asperità più accentuate non sempre vengono smorzate in maniera ottimale.
Prezzo: 31.050 euro
La CX-30 mild hybrid con il propulsore da 150 CV e l’allestimento Exclusive ha un prezzo di 31.050 euro, che appare interessante in virtù della dotazione di serie.