Mercato auto Europa: gli impietosi dati di settembre 2021
Mentre si cerca di superare le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, restano aperte più che mai le questioni connesse alla fornitura dei semiconduttori ed i problemi della logistica: conseguenza, il comparto delle nuove immatricolazioni UE ha fatto registrare -23,1% a settembre, ed un sempre più esiguo “segno più” dall’inizio dell’anno.
Per trovare un numero altrettanto basso di nuove immatricolazioni, occorre riavvolgere il nastro di più di un quarto di secolo: per la precisione, a settembre 1995. Ecco, in estrema sintesi, lo scenario del consuntivo delle nuove immatricolazioni di autovetture in Europa di settembre 2021: un comparto che si conferma in continua diminuzione, tanto che le buone performance di inizio anno non sono più che un ricordo.
Cifre alla mano, le nuove vetture immesse in circolazione nei Paesi dell’Unione Europea a settembre sono state poco meno di 719.000 (718.598), il che corrisponde ad un -23,1% in rapporto alle oltre 934.000 che erano state registrate a settembre 2020. Mese dopo mese, l’exploit di inizio anno va ad intaccarsi, tanto che se ad agosto il complessivo delle consegne di nuove autovetture in Europa dal 1 gennaio faceva segnare ancora +11,2%, nello spazio di 30 giorni il totale da gennaio è diminuito a +6,6%.
Conta quindi poco il +20,6% dell’Italia dal 1 gennaio, così come il +8,8% della Spagna nei primi nove mesi 2021 ed il +8% della Francia nello stesso periodo: anzi, in Germania, che su base annua il complessivo da gennaio a fine agosto segnava +2,5%, il conteggio delle nuove consegne con l’aggiunta di settembre è tornato “a segno meno” (-1,6%).
Quali sono le cause
Principale motivo della costante diminuzione delle consegne che caratterizzano la seconda parte del 2021 è la ben conosciuta questione legata alla carenza di semiconduttori, che insieme al calo dei trasporti via mare contribuisce alle difficoltà che riguardano l’intero comparto automotive: dunque, momentanei stop alle linee di produzione e problematiche nella logistica, con la conseguenza che molti contratti di acquisto non si sono ancora conclusi con l’effettiva consegna del veicolo. Un “leit motiv” che purtroppo continua a tenere sotto scacco l’intero comparto dell’auto in Europa.
Ecco le cifre
Di seguito il consuntivo di mercato di settembre 2021 riferito ai mercati UE, EFTA e del Regno Unito.
- Paesi UE: 718.598 -23,1% rispetto a 934.039 di settembre 2020);
- Paesi EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera): 38.813 (+2,1% rispetto a 38.023);
- Regno Unito: 215.312 (-34,4% rispetto a 328.041);
- Complessivo dei mercati UE, EFTA e UK: 972.723 (-25,2% rispetto a 1.300.103 di settembre 2020).
Il mercato auto Paese per Paese
- Austria: -19,4% rispetto a settembre 2020;
- Belgio: -26,4%;
- Bulgaria: -20,7%;
- Cipro: +12,1%;
- Croazia: -10,7%;
- Danimarca: -17,3%;
- Estonia: +8,2%;
- Finlandia: -22,4%;
- Francia: -20,5%;
- Germania: -25,7%;
- Grecia: -7,0%;
- Irlanda: -21,9%;
- Italia: -32,7%;
- Lettonia: -10,4%;
- Lituania: -56,8%;
- Lussemburgo: -27,6%;
- Paesi Bassi: -15,8%
- Polonia: -13,3%;
- Portogallo: -18,2%;
- Repubblica Ceca: -16,2%;
- Romania: -17,8%;
- Slovacchia: -8,7%;
- Slovenia: -7,0%
- Spagna: -15,7%;
- Svezia: -21,2%;
- Ungheria: -16,8%.
I major market
- Italia: 105.175 nuove autovetture immatricolate a settembre 2021 (-32,7% rispetto alle 156.357 di settembre 2020);
- Francia: 133.830 (-20,5% rispetto a 168.289);
- Germania: 196.972 (-25,7% rispetto a 265.227);
- Spagna: 59.641 (-15,7% rispetto a 70.728).
L’andamento dei primi nove mesi 2021
Il totale delle nuove immatricolazioni di autovetture in Europa relativo al periodo 1 gennaio-30 settembre 2021 mette in evidenza una situazione in chiaroscuro, con tuttavia più ombre che luci se si prendono in considerazione gli ultimi tre mesi (luglio, agosto e settembre). Lo dimostra il fatto che, mentre il consuntivo ad agosto faceva registrare un +11,2% su base annua (riferito, cioè, ai primi otto mesi del 2020), con i dati negativi di settembre il margine positivo si è notevolmente assottigliato, tanto da attestarsi al +6,6% (circa 7,5 milioni le nuove autovetture immesse in circolazione). Una situazione che va via via ad intaccare i significativi guadagni che erano stati messi a segno all’inizio dell’anno. Fra i mercati principali UE, i primi nove mesi 2021 assegnano all’Italia l’aumento più importante (+20,6%), seguita da Spagna (+8,8%) e Francia (+8,0%). La Germania – di recentissimo turn over elettorale – è invece tornata ad un segno negativo (-1,2%).
Settembre 2021: risultati delle Case auto
Se si puntano i riflettori esclusivamente sull’Unione Europa (senza cioè contare i Paesi EFTA ed il Regno Unito), ecco il consuntivo mensile fatto registrare dai Gruppi costruttori. In testa, e ben saldo, si mantiene il Gruppo Volkswagen, seguito da Stellantis a poco più di 8.000 unità di distacco, e davanti al Gruppo Renault, a Hyundai Group, Gruppo Bmw, Toyota Group, Daimler AG, Ford, Nissan, Volvo, Mazda, Mitsubishi, Jaguar Land Rover e Honda.
L’andamento mensile UE dei Gruppi
- Gruppo Volkswagen: 156.228 nuove unità immatricolate (-27,7% rispetto a settembre 2020) ed una quota di mercato scesa al 21,7% dal 23,1% di dodici mesi prima;
- Stellantis: 148.283 (-29,9%) e 20,6% di quota di mercato (era al 22,6% a settembre 2020), con Alfa Romeo a -48,8%, Fiat (compresa Abarth) a -37,7%, Lancia-Chrysler a -37,2%, Peugeot a -36,3%, Jeep a -30,1%, Citroen a -25,0%, Maserati, Ram e Dodge (“Altri”) a -18,6%, Opel-Vauxhall a -12,9%. Unico brand di Stellantis con segno “più” a settembre 2021: DS a +9,2%;
- Renault Groupe: 86.159 (-21,8%) e 12,0% di quota di mercato (era all’11,8%), con Renault a -27,3%, Dacia a -12,0%, Alpine a +258,6% e Lada a +129,7%;
- Hyundai Group: 76.238 (+5,2%) e 10,6% di quota di mercato (era al 7,8%), con Hyundai a +4,5% e Kia a +6,0%;
- Bmw Group: 45.907 (-19,4%) e 6,4% di quota di mercato (era al 6,1%), con Bmw a -12,9% e Mini a -43,7%;
- Toyota Group: 43.781 (-20,0%) e 6,1% di quota di mercato (era al 5,9%), con Toyota a -21,0% e Lexus a -0,7%;
- Daimler AG: 34.922 (-43,0%) e 4,9% di quota di mercato (era al 6,6%), con Mercedes a -45,5% e Smart a +10,2%;
- Ford: 30.643 (-38,5%) e 4,3% di quota di mercato (era al 5,3%);
- Nissan: 13.209 (-35,9%) e 1,8% di quota di mercato (era al 2,2%);
- Volvo: 12.758 (-33,4%) e 1,8% di quota di mercato (era al 2,1%);
- Mazda: 12.668 (-6,2%) e 1,8% di quota di mercato (era all’1,4%);
- Mitsubishi: 5.481 (-19,1%) e 0,8% di quota di mercato (era allo 0,7%);
- Jaguar Land Rover: 5.151 (-25,4%) e 0,7% di quota di mercato (valore immutato rispetto a settembre 2020), con Jaguar a -47,2% e Land Rover a -17,5%;
- Honda: 2.633 (-38,1%) e 0,4% di quota di mercato (era allo 0,5%).
I primi nove mesi 2021 delle Case costruttrici in Europa
La classifica rimane pressoché confermata nel complessivo rispetto all’andamento di settembre: in prima posizione c’è sempre il Gruppo Volkswagen, e seguono Stellantis (all’inizio di quest’anno aveva esordito come “big Alliance”), Renault Groupe, Hyundai Group, Gruppo Bmw, Toyota Group, Daimler AG, Ford, Volvo, Nissan, Mazda, Jaguar Land Rover, Mitsubishi e Honda. Le differenze, in rapporto all’andamento del mese, riguardano alcune performance di mercato, seppure in molti casi i risultati “a segno più” siano di minor valore (segno di una progressiva diminuzione delle consegne):
- Il Gruppo VAG ha concluso i primi nove mesi 2021 a +8,1% (l’andamento “in positivo” si riduce, dunque, se confrontato con il +12,7% del periodo 1 gennaio-31 agosto);
- Stellantis a +8,3% (perde sei punti percentuali rispetto al +14,4% dei primi otto mesi);
- Renault Groupe a -4,1% (il “passivo” è leggermente inferiore in rapporto al -6,5% di gennaio-agosto);
- Hyundai Group a +22,6% (quattro punti percentuali in meno rispetto al +26,1% dei primi otto mesi 2021);
- Gruppo Bmw a +10,9% (lascia sul campo una diminuzione del 3,1% rispetto al +15,0% totalizzato alla fine di agosto);
- Gruppo Toyota a +19,8% (era a +26,1% nei primi otto mesi dell’anno);
- Daimler AG a -5,6% (il trend si capovolge, perciò, se confrontato con il +0,6% del periodo 1 gennaio-31 agosto 2021);
- Ford a -11,2% (notevolmente peggiorato in confronto al -6,7% dei primi otto mesi 2021);
- Volvo a +7,4% (era +12,8% nel computo dei primi otto mesi);
- Nissan a -12,4% (“contro” -9,1% registrato nel periodo 1 gennaio-31 agosto);
- Mazda a +17,5% (era +22,2% a tutto agosto 2021);
- Jaguar Land Rover a +15,4% (+22,2%);
- Mitsubishi a -31,5% (contiene leggermente le perdite rispetto al -32,9% dei primi otto mesi di quest’anno);
- Honda a -16,4% (-13,3%).