Mercedes-Benz punta su batterie allo stato solido, con un'autonomia che migliora del 25%

Mercedes-Benz avvia test su strada per veicoli con batterie allo stato solido, segnando un progresso storico nella mobilità elettrica

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 11 mar 2025
Mercedes-Benz punta su batterie allo stato solido, con un'autonomia che migliora del 25%

La rivoluzione delle batterie stato solido è già iniziata, con Mercedes-Benz che segna un punto di svolta epocale: i primi test su strada di una EQS equipaggiata con questa tecnologia promettono oltre 1.000 km di autonomia con una singola carica.

Mercedes-Benz sviluppa la nuova batteria

La casa automobilistica tedesca, in collaborazione con Factorial Energy, ha integrato questa innovazione in una versione modificata della sua ammiraglia elettrica. Le nuove batterie superano i limiti delle attuali agli ioni di litio, offrendo un incremento del 25% nell’autonomia, maggiore sicurezza e una longevità superiore.

Il sistema brevettato “floating cell carrier” rappresenta un ulteriore passo avanti nell’ottimizzazione delle prestazioni, gestendo efficacemente le variazioni volumetriche delle celle durante i cicli di utilizzo. Markus Schäfer, CTO di Mercedes-Benz, sottolinea come questi test rappresentino un momento cruciale per l’integrazione della tecnologia nella produzione di serie.

La corsa all’evoluzione tecnica

Il settore della mobilità elettrica sta vivendo una corsa all’oro verso le batterie allo stato solido. Hyundai, Honda e Stellantis hanno già annunciato importanti investimenti, mentre i colossi cinesi BYD e CATL intensificano la ricerca. Stellantis, in particolare, prevede di introdurre una flotta di veicoli con questa tecnologia entro il 2026.

Tuttavia, rimangono alcune sfide da affrontare: i costi produttivi elevati, la complessità tecnologica e le esigenze operative specifiche, come le alte temperature di funzionamento e i tempi di ricarica ancora non ottimali. Nonostante queste difficoltà, l’innovazione di Mercedes-Benz segna un punto di non ritorno nell’evoluzione della mobilità elettrica.

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