Mercedes-Benz SLR McLaren 722 Edition Coupé: all’asta un’esemplare con pochi km
Certe auto hanno un look inconfondibile e carismatico. La SLR è fra queste. Un esemplare stuzzica dei sogni nascosti.
Ghiotta opportunità per chi volesse arricchire la propria collezione con un’auto sportiva fuori dal comune. Il prossimo 6 ottobre, nella vendita belga di “The Zoute Sale”, Bonhams Cars metterà all’asta una rara Mercedes-Benz SLR McLaren 722 Edition Coupé del 2007. Le stime della vigilia danzano in un ventaglio di valori fra 480 mila e 650 mila euro.
Questa vettura è stata consegnata nuova in Germania ed ha percorso solo 3.200 km nell’arco della sua esistenza. Appartiene a un famiglia speciale ed è nata nel 2006, per celebrare la vittoria conseguita da Stirling Moss e Denis Jenkinson, su 300 SLR, alla Mille Miglia del 1955. Quella “belva” da gara portava il numero 722, che indicava l’ora di partenza (7.22) dell’esemplare, nell’area dello start di Brescia.
Rispetto alla versione standard, la Mercedes-Benz SLR McLaren 722 Edition Coupé monta degli specifici cerchi in lega di colore scuro, maggiorati a 19 pollici, contro i 18 delle sorelle. La scelta non si lega ad un vezzo estetico, ma alla necessità di ospitare dei dischi carboceramici più generosamente dimensionati.
Abbassata nell’assetto, questa vettura celebrativa è più vigorosa delle altre anche sul piano energetico. Qui il V8 sovralimentato da 5.5 litri della “normale” SLR è stato portato a quota 650 CV di potenza, erogati a 6.500 giri al minuto, con una coppia massima di 820 Nm a 4.000 giri al minuto.
Notevoli le performance, testimoniate dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.6 secondi, da 0 a 200 km/h in 10.2 secondi e dalla velocità massima di 337 km/h. Solo 150 gli esemplari prodotti. Anche la Mercedes-Benz SLR McLaren 722 Edition Coupé, come le sorelle, è figlia della concept Vision SLR. Ancora sfoggia un look avveniristico. Sembra un’auto proveniente dal futuro. A dominare la scena ci pensa il cofano lunghissimo e spiovente, che sovrasta la coda raccolta, almeno nella sezione laterale. Questa “Freccia d’Argento” dell’era moderna prese forma con la supervisione di Gordon Murray. Un valore aggiunto per la biposto tedesca, che ha temperamento e grinta da vendere.
Fonte | Bonhams Cars