Mercedes-Benz W 25: la prima “freccia d’argento” debuttò 90 anni fa
Questa vettura da corsa ha avuto un ruolo importante nella storia della casa tedesca, per diverse ragioni.
Le Mercedes da corsa hanno il soprannome di “frecce d’argento“, ormai noto a tutte le latitudini. Pochi, tuttavia, conoscono le origini di questo appellativo. Oggi cercheremo di illustrarle. Il merito va alla Mercedes-Benz W 25, che fece il suo debutto agonistico nella gara dell’Eifel al Nürburgring, il 3 giugno 1934. Sono passati 90 anni da quella data, entrata nella storia, non solo per il successo guadagnato nell’Inferno Verde dal pilota Manfred von Brauchitsch, alla velocità media di 122,5 km/h. L’ingresso nei libri si lega infatti alla scelta fatta per vestire la carrozzeria di quella monoposto, che segnò l’inizio di un’avventura luminosa.
Il capitolato dei Grand Prix prevedeva infatti che le auto da corsa non potessero superare i 750 kg di peso, senza fluidi di esercizio. Sulla Mercedes-Benz W 25 presente al Nürburgring per la sfida dell’Eifel, con carrozzeria verniciata di bianco, la cifra veniva superata di un chilogrammo. Per rientrare nel perimetro regolamentare, il responsabile delle attività sportive Alfred Neubauer decise di far rimuovere, durante la notte, lo strato di colore esterno, per riportare il corpo all’alluminio nudo. Il piano andò a segno, perché con questo stratagemma l’obiettivo fu raggiunto. Così fu coniato l’appellativo di “frecce d’argento”.
Mercedes-Benz W 25: un mito eterno
Oggi la Mercedes-Benz W 25, prima “Silver Arrow” di tutti i tempi, ha lo spazio che merita nel museo della “stella”, posizionata come una diva sulla racing curve della Legend Room 7, in compagnia di altri esemplari da corsa che celebrano la tradizione di successi sportivi del marchio tedesco. Filante e aerodinamica, quella monoposto a ruote scoperte segnò un cambio di passo nella costruzione delle auto da corsa della casa di Stoccarda. Diversi suoi elementi erano improntati alla ricerca della leggerezza. Numerosi fori erano praticati, a destra e manca, per togliere peso dove questo non era necessario.
La costruzione snella non andava a detrimento della robustezza e della sicurezza, degna delle aspettative. Nessun compromesso al ribasso su questo fronte. La Mercedes-Benz W 25 era una macchina veloce, capace di raggiungere i 300 km/h. Il compito della spinta era affidato a un motore ad 8 cilindri in linea sovralimentato, da 3.4 litri di cilindrata, disposto anteriormente, in grado di erogare 354 CV. Nello step successivo fu portato a 4.0 litri, facendo lievitare la potenza massima a 430 CV. Facile intuire il livello delle performance, tenendo conto del dato letto alla bilancia: 750 chilogrammi. Una cifra ottenuta anche grazie all’escamotage di cui vi abbiamo riferito in precedenza. Nella progettazione della Mercedes-Benz W 25, i tecnici cercarono di ottimizzare, oltre ai tempi in pista, anche quelli ai box, con chiusure a sgancio rapido del cofano. Anche questa fu una scelta felice, dai risvolti appaganti in gara.