Metano a 2 euro: una petizione online per far intervenire il Governo
Sempre più costoso per automobilisti e imprese, il gas naturale per autotrazione deve ottenere provvedimenti di calmiere da parte dell’esecutivo: lo chiedono le Associazioni di settore.
L’emergenza gas naturale richiede una soluzione più che mai urgente. Da una parte, la crisi fra Russia ed Ucraina, in fase di “impasse” e che si cerca in ogni modo di superare; dall’altra, la corsa senza freni del prezzo del metano, che si protrae da mesi. Tanto che, a scendere metaforicamente in piazza sono le Associazioni di settore, ovvero Assogasmetano, Federmetano ed Assopetroli-Assoenergia, che lamentano una sostanziale assenza di provvedimenti-calmiere da parte del Governo e hanno indetto una petizione online.
Tutelare operatori e utenti
L’obiettivo è chiaro, come spiega un comunicato congiunto:
Spronare le istituzioni a prestare la dovuta attenzione alle istanze che le tre Associazioni stanno portando avanti da tempo, ed a mettere in atto i provvedimenti richiesti, volti a tutelare sia gli operatori del settore sia coloro che hanno riposto fiducia nella mobilità a metano.
Metano auto: ecco quanto costa
L’incontrollato e continuo rincaro del gas naturale pesa in effetti sempre di più sulle tasche degli utenti italiani. Le cifre parlano chiaro: secondo un “lancio” Ansa di mercoledì 16 febbraio che si riferisce alle elaborazioni di Quotidiano Energia dei dati aggiornati alle 8 di martedì 15 febbraio comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico, il prezzo medio nazionale del metano auto oscilla fra 1,782 euro e 1,844 euro al kg (1,734 euro al kg per i distributori no logo”), con il valore massimo in calo. La soglia di 2 euro al kg è dunque vicinissima: e, trattandosi di una media, è possibile che sul territorio nazionale ci siano degli impianti in cui questo prezzo sia già stato raggiunto.
Il nuovo decreto ci metterà una pezza?
In buona sostanza: lo scenario è peggio che preoccupante, e non soltanto per gli automobilisti, ma per tutte le imprese che impiegano veicoli a metano. Il Governo, per fronteggiare il caro-bollette, sta elaborando un nuovo decreto a sostegno di famiglie e aziende: un pacchetto che prevede fino a 7 miliardi di euro di plafond, da utilizzare per energie rinnovabili, prezzi calmierati dell’elettricità a favore delle aziende che ne consumano di più, e – sul fronte del gas naturale – il raddoppio della produzione nazionale che amplierebbe le riserve strategiche, in modo da aumentare l’offerta e tenere sotto controllo i prezzi.
“Finora, nessun sostegno”
Il nuovo decreto sarebbe in dirittura d’arrivo. Nel frattempo, le Associazioni del settore si sono fatte promotrici di un’azione che parte dalla base: appunto, una petizione online, in cui si chiede all’esecutivo un rapido intervento, tenuto conto del fatto che nonostante l’intenso dialogo svolto finora, “Non è stato ancora predisposto alcun tipo di sostegno”.
Più di un milione di veicoli a metano in Italia
Le richieste avanzate da Assogasmetano, Federmetano e Assopetroli-Assoenergia sono relative ad una serie di alleggerimenti fiscali: riduzione dell’IVA dal 22% al 5% anche per il metano per autotrazione (misura già accordata agli altri impieghi di gas civile ed industriale), e un credito d’imposta a favore delle aziende di trasporto che utilizzano veicoli a gas naturale. Quanto richiesto trova giustificazione nelle serie conseguenze del continuo aumento dei prezzi sul parco circolante.
In Italia (ricordiamo che il nostro Paese è da lunghissimo tempo leader a livello internazionale, per evoluzione tecnologica e diffusione, nel settore dei carburanti alternativi: lo sviluppo, in effetti, iniziò nell’immediato dopoguerra), ci sono più di un milione di veicoli alimentati a gas naturale; di questi, più di 2.000 sono automezzi pesanti CNG, 3.800 sono alimentati con LNG, 5.000 sono autobus. Le stazioni di rifornimento sono 1.500 (110 delle quali erogano LNG). Circa 20.000 sono i lavoratori nella filiera del metano per autotrazione.
“Da mesi – fanno notare le associazioni – automobilisti e autotrasportatori sono stati messi in ginocchio, nella totale indifferenza da parte del Governo. Per non parlare delle aziende di trasporto pubblico locale, già alle prese con le difficoltà della pandemia e che, al centro di un impegnativo programma di rinnovo delle flotte, hanno scelto il metano per i nuovi mezzi. A conferma poi dell’importante ruolo che questo prodotto riveste nella fase di transizione ecologica, va sottolineato che attualmente già il 30% di metano distribuito è di origine rinnovabile (biometano)”.