Microlino non sfonda nel mercato e la produzione si stoppa

La microcar elettrica Microlino sospende la produzione a Torino. Carenza di componenti e mercato competitivo mettono a rischio il progetto

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 6 mar 2025
Microlino non sfonda nel mercato e la produzione si stoppa

«I piccoli veicoli elettrici efficienti vengono ignorati, mentre i SUV mastodontici con batterie sovradimensionate dominano il mercato grazie ai sussidi». Con queste parole, la famiglia Ouboter denuncia la crisi che sta attraversando Microlino, la microcar elettrica ispirata alla storica Isetta, costretta a interrompere la produzione Torino presso lo stabilimento di La Loggia (TO).

Microlino, il progetto si arena?

Il progetto, inizialmente concepito con l’ambizione di produrre fino a 30.000 veicoli all’anno, si trova ora in una fase critica. La produzione giornaliera è crollata da 25 a 6-7 unità prima dello stop totale, con conseguente cassa integrazione per una parte dei 67 dipendenti rimasti, già ridotti dai 100 iniziali.

Nonostante una crescita del 25% negli ultimi anni, il mercato delle microcar elettriche rimane confinato in una nicchia. Le vendite raggiungono 21.000 unità in Italia e 43.000 in Europa, numeri che rendono difficile la sostenibilità economica per produttori come Microlino, anche di fronte alla concorrenza di modelli consolidati come Topolino e Ami.

Situazione complessa

La Micro Mobility System, proprietaria del marchio, critica le politiche europee sui sussidi, accusandole di favorire i grandi veicoli elettrici a discapito dei più sostenibili quadricicli elettrici (categoria L7e). Secondo l’azienda, questo approccio limita lo sviluppo di un ecosistema industriale locale basato su soluzioni di mobilità sostenibile ed efficienti.

I sindacati, rappresentati da Claudio Nota della Fim Cisl, propongono l’adozione di contratti di solidarietà in alternativa alla cassa integrazione, evidenziando un 2025 complesso per l’intero settore. La sfida per Microlino sarà quella di resistere durante questa fase di transizione, cercando di consolidarsi in un mercato che, pur promettente, necessita ancora di tempo per maturare.

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