Milano Monza Motor Show: UIGA presenta “Il Motore del Futuro”
In rassegna al MIMO 2021, sei rappresentanti dei sistemi di propulsione più eco friendly (elettrico, ibrido, metano, idrogeno) ed un sondaggio per il pubblico.
Come si inseriscono le nuove tecnologie di propulsione a basse (o del tutto assenti) emissioni di CO2 allo scarico in una mobilità che si incentra su uno scenario sempre più articolato? Come gli automobilisti percepiscono l’epocale rivoluzione elettrificata, paragonabile all’affermazione degli idrocarburi derivati dal petrolio che avvenne all’inizio del 20. secolo? Il ventaglio di proposte da parte dei “big player” del comparto automotive è, in questo senso, decisamente articolato, e sarà uno degli argomenti di discussione a Milano Monza Motor Show 2021.
Sensibilizzare gli automobilisti
In occasione del MIMO 2021, in programma da giovedì 10 a domenica 13 giugno, UIGA, l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive, presenta “Il Motore del Futuro”: una rassegna sulle tipologie di motorizzazione più rispettose dell’ambiente, in termini di emissioni di CO2, che si prefigge l’obiettivo di aumentare la sensibilità degli automobilisti nei confronti delle nuove offerte di mobilità sostenibile.
Come partecipare al sondaggio
Per sondare la conoscenza degli automobilisti e informarli sulle nuove tecnologie e sui propulsori “new gen”, UIGA ha predisposto un sondaggio elettronico accessibile mediante il QR Code presente su ciascuna delle auto in esposizione, nonché attraverso il collegamento Web dedicato www.uiga.it/vota-il-motore-del-futuro.html.
Ecco le proposte
Sotto i riflettori dell’iniziativa promossa dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive, sei vetture di ultima generazione provviste di motorizzazione 100% elettrica, ibrida, a metano e a idrogeno, e che rappresentano le principali fasce di mercato.
Elettrico: Fiat Nuova 500
Emissioni di CO2: 0 g/km
Tecnologica, digitale e connessa: la Fiat Nuova 500 è l’auto elettrica più venduta in Italia nei primi tre mesi del 2021. Modello chiave per l’evoluzione elettrificata del gruppo Stellantis offre fino a 320 km di autonomia nel ciclo WLTP e tre modalità di guida: Normal, Range (con funzione “One-pedal Drive”) e Sherpa, per la massima riduzione del consumo energetico. Gli allestimenti previsti sono quattro: Passion, Icon e LaPrima con motore 118 CV ed Action (95 CV e 185 km di autonomia). Alla versione berlina si affiancano la Cabrio con tetto panoramico e l’innovativa 3+1, che garantisce un più facile accesso ai sedili posteriori.
Elettrico: Mole Valentino
Emissioni di C02: 0 g/km
Il marchio Tesla fondato da Elon Musk ha inaugurato l’era dell’auto elettrica di nuova generazione: batterie agli ioni di litio, elevati quantitativi di produzione secondo processi di assemblaggio ad elevata automazione, dispositivi di gestione della carica, sistemi di ausilio attivo alla guida di livello superiore (AutoPark e AutoPilot su tutti). La Mole Valentino è una one-off basata sulla Tesla Model S. Il powertrain della berlina californiana è rimasto invariato ma la Up Design di Umberto Palermo è intervenuta ridisegnando gruppi ottici e paraurti, ed integrando il logo Mole Automobiles nel frontale.
IBRIDO RICARICABILE: Renault Captur E-Tech plug-in hybrid
Emissioni C02: 32 g/km
L’esperienza acquisita da Renault nel motorsport trova applicazione concreta nella tecnologia E-Tech, forte di ben 150 brevetti e proposta anche per il modello Captur nei due sistemi full hybrid e plug-in hybrid, con accumulatore da 9,8 kWh ricaricabile. La versione plug-in vede l’abbinamento dell’unità 1.6 benzina da 160 CV e due motori elettrici, uno dei quali è di tipo HSG (ovvero starter ad alta tensione) con trasmissione e-shifter provvista di funzione Brake per il recupero dell’energia nelle fasi di decelerazione. Fra le modalità del modulo Multi-sense, il programma Pure (che consente il passaggio all’alimentazione 100% elettrica se è sufficiente l’energia) e la modalità Sport, che permette di disporre della potenza combinata delle tre unità motrici.
Ibrido: Land Rover Defender 90 MHEV
Emissioni di CO2: 228 g/km
In analogia alla versione 110 a cinque porte che aveva inaugurato la nuova generazione del modello-simbolo dell’offroad d’oltremanica, la Land Rover Defender 90 ha abbandonato la tradizionale architettura del telaio separato per adottare la piattaforma a scocca portante. Seguendo una strategia già introdotta su altri modelli del marchio, la Defender è spinta da un motore tre litri diesel dotato di sistema mild hybrid a 48 Volt per migliorare i consumi e ridurre contestualmente le emissioni. Il sei cilindri Ingenium declinato nelle versioni D200 e D250 eroga una potenza massima rispettivamente di 200 e 249 CV. La trazione è integrale permanente, abbinata ad un cambio automatico ZF. Il consumo medio dichiarato è di 8,8 litri per 100 km, con 219 g/km di emissioni di CO2.
METANO: Audi A3 Sportback 30 g-tron
Emissioni C02: 96 g/km
Uno dei punti di forza delle proposte green marchiate Audi è rappresentano dalla propulsione a gas naturale con alimentazione affidata a tre serbatoi per il metano (da 17,3 kg complessivi) e un piccolo serbatoio da 9 litri per il carburante tradizionale a garanzia di una riserva in situazioni di emergenza. Audi A3 Sportback 30 g-tron è caratterizzata da un motore 4 cilindri 1.5 TFSI da 131 CV e 200 Nm di coppia massima, abbinato al cambio automatico S Tronic doppia frizione a sette rapporti. Rispetto alle versioni a benzina “perde” qualcosa in termini di capienza del bagagliaio (280 litri anziché 380 nel normale assetto di marcia), ma permette quasi 450 km di autonomia a gas (ed un “pieno” di metano costa circa 17 euro), e circa 130 km di percorrenza a benzina.
IDROGENO: Hyundai Nexo
Emissioni C02: 0 g/km
Viaggia a zero emissioni ed “elimina” le polveri sottili più microscopiche (ovvero quelle inferiori al PM2.5): con Nexo fuel cell il “colosso” coreano aumenta la propria attenzione verso l’alimentazione a idrogeno che aveva fatto il suo esordio in gamma con la Hyundai ix35 FCEV. Cifre alla mano, il SUV Nexo – omologato per cinque persone e forte di un bagagliaio dalla capienza variabile fra 461 e 1.466 litri – è spinto da un motore elettrico da 163 CV e 395 Nm di coppia massima. I serbatoi dell’idrogeno garantiscono alla Hyundai Nexo un’autonomia di marcia che arriva a sfiorare 670 km.