Mirafiori pronta a rinascere con la produzione della 500 ibrida
A novembre, Mirafiori avvia la produzione della Fiat 500 ibrida. Stellantis investe in innovazione e stabilità per rilanciare l'automotive italiano
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La storica fabbrica di Mirafiori si prepara a una nuova era con l’avvio della produzione della Fiat 500 ibrida, previsto per novembre. Questo progetto porterà un incremento di 130mila vetture ai volumi attuali, rappresentando una vera e propria boccata d’ossigeno per i lavoratori del sito torinese, spesso colpiti dalla cassa integrazione negli ultimi anni.
Imparato scioglie i dubbi
“Risolviamo il problema di questa fabbrica, non voglio che i lavoratori passino la vita in cassa integrazione”, ha dichiarato Jean Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, durante un evento dedicato al futuro dell’automotive, organizzato da Forza Italia presso il Museo dell’Automobile di Torino.
L’incontro ha visto la partecipazione di figure chiave del settore e della politica nazionale, tra cui i ministri Gilberto Pichetto e Paolo Zangrillo, i capigruppo parlamentari Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Il vicepremier Antonio Tajani, invece, è stato assente per motivi personali.
Un segnale positivo che si contrappone al pessimismo espresso da Alfredo Altavilla, oggi consulente per la cinese Byd, riguardo alla possibilità di aprire un terzo stabilimento della casa automobilistica asiatica in Italia. Secondo Altavilla, la priorità rimane quella di saturare gli impianti già operativi in Ungheria e Turchia, pur sottolineando l’importanza di una collaborazione tra l’industria europea e quella cinese per affrontare le sfide future.
La transizione elettrica un tema centrale
La transizione elettrica è stata uno dei temi centrali dell’evento. Il ministro Pichetto ha sottolineato il peso del settore, che dà lavoro a 280mila persone direttamente e oltre un milione indirettamente in Italia, evidenziando le difficoltà legate ai dazi e alla transizione energetica. Dalla stessa tribuna, Gasparri ha criticato le tempistiche imposte dall’Europa per l’adozione delle auto elettriche, contestando le posizioni di Greta Thunberg sull’urgenza della crisi climatica.
Il presidente Cirio ha posto l’accento sulla dimensione europea della questione, invocando un intervento coordinato sui dazi e sulla transizione verde, capace di bilanciare sostenibilità ambientale e tutela dell’occupazione.
Con questo nuovo progetto, Mirafiori si conferma un pilastro strategico per l’innovazione automobilistica italiana. Tuttavia, il raggiungimento di una completa stabilità produttiva richiederà un impegno congiunto tra aziende, istituzioni e politica europea.
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