Monopattini a Roma: stretta in arrivo con il numero chiuso
La presenza dei monopattini abbandonati sta pesando negativamente sia sulla mobilità che sul decoro della Città Eterna.
Per salvaguardare la mobilità del centro storico, il comune di Roma ha deciso di effettuare una stretta sui monopattini. l’Assessore alla Mobilità del Campidoglio, insieme alla Commissione Mobilità, ha deciso di emanare una serie di provvedimenti con l’obiettivo di regolamentare la presenza dei monopattini nelle strade della Capitale ed in particolare nel centro storico della Città Eterna.
Monopattini: problema decoro e mobilità
Proprio nelle zone centrali sono stati identificati negli ultimi mesi centinaia di veicoli, la maggior parte dei quali abbandonati dove capita dopo il loro uso. Ovviamente questa situazione sta pesando negativamente sia sulla mobilità che sul decoro di una delle capitali più belle del mondo. Secondo un recente sondaggio diffuso dal Campidoglio, solo il 2% della flotta attuale di monopattini risulta davvero in uso, mentre il restante 98% risulta abbandonato sui marciapiedi o dove capita.
Pesante sforbiciata
Per arginare questo fenomeno, l’amministrazione capitolina ha quindi deciso di stabilire un numero massimo di veicoli nel tridente della città: si passerà dagli attuali 400 monopattini ad un massimo di 90. Ovviamente questa pesante sforbiciata farà scendere dalle attuali 7 a solo 3 aziende che avranno il permesso di operare nella zona centrale della città.
Assegnazione suddivisa per quartieri
Di conseguenza, si passerà dalla liberazione selvaggia dell’uso dei monopattini voluta dalla precedente amministrazione ad una stretta limitazione: in totale i monopattini passeranno dagli attuali 14mila a solo 9mila, mentre le bici da 12.500 a 9.000. Il numero di questi mezzi sarà assegnato ai vari quartieri della città utilizzando una divisione che prevede una concentrazione dei veicoli per chilometro quadrato, stabilita in 225 veicoli rispetto agli oltre 1.000 attuali. Il nuovo piano della mobilità sarà in vigore entro e prevede che all’uscita di ogni stazione della metropolitana ci siano postazioni riservate per il parcheggio a monopattini e bici in sharing.