Nissan: quattro concept EV illustrano il piano “Ambition 2030” da 16 miliardi di euro
Più di 20 nuovi modelli a basse o zero emissioni, lo sviluppo delle batterie solid-state, oltre il 75% delle vendite in Europa che saranno elettrificate già nel 2026 ed evoluzioni in materia di guida autonoma: obiettivo a lungo termine, una corporate identity interamente carbon neutral entro il 2050.
Da marchio pioniere dell’auto elettrica di nuova generazione (Leaf, che a fine 2010 ha festeggiato i dieci anni dal suo debutto in produzione) a realtà di primo piano nella e-mobility del futuro, vale a dire rivolta non soltanto alla mera produzione di veicoli elettrici, ma anche incentrata su soluzioni sostenibili ed all’insegna dell’elevata digitalizzazione. Ecco, in estrema sintesi, il piano strategico annunciato dai vertici Nissan in ottica 2030: un maxi-programma per il quale viene messo sul piatto un monte investimenti nell’ordine di 2.000 miliardi di yen (circa 15,5 miliardi di euro) che verranno “spalmati” nei prossimi cinque anni.
“Un’azienda profondamente sostenibile”
Obiettivo del piano “Nissan Ambition 2030”, illustra Makoto Uchida, amministratore delegato del marchio giapponese che costituisce una “big Alliance” con Renault e Mitsubishi, è del resto finalizzato ad un traguardo (ancora più lontano nel tempo) pienamente in linea con le richieste di sostenibilità ambientale richieste a livello politico ed annunciate da altri prim’attori del comparto automotive. Un supporto operativo a Nissan che le permetta di raggiungere la neutralità del carbonio in tutto il ciclo di vita dei suoi prodotti entro l’anno fiscale 2050:
Il ruolo delle aziende nell’affrontare le esigenze della società è sempre più importante. Con Nissan “Ambition 2030”, guideremo la nuova era dell’elettrificazione, svilupperemo tecnologie per ridurre l’impatto da carbonio e perseguiremo nuove opportunità commerciali. Vogliamo trasformare Nissan in un’azienda profondamente sostenibile, che svolga un ruolo importante per i clienti e per la società.
23 nuovi modelli elettrificati
Il marchio giapponese, come si accennava in apertura, è stato oltre un decennio fa uno dei primissimi ad avere impostato un progetto di “democratizzazione” della mobilità elettrica: un ruolo che si è poi evoluto nella realizzazione di investimenti finalizzati alla realizzazione di infrastrutture di ricarica e di gestione dell’energia ad hoc.
Naturale evoluzione di questo costante processo di sviluppo, ed in risposta alle richiese dei mercati che esigono una gamma diversificata di veicoli, l’introduzione – pianificata entro il 2030 – di una lineup di 23 nuovi modelli elettrificati: quindici di essi saranno provvisti di alimentazione 100% elettrica, in modo da puntare ad un’incidenza superiore al 50% di veicoli ad elevata elettrificazione fra le proposte Nissan ed Infiniti in ambito mondiale.
La gamma che vedremo nel 2026
Fra cinque anni, venti nuovi modelli – fra EV ed e-Power – verranno portati al debutto commerciale: attraverso questo step, le proposte di vendita elettrificate nei principali mercati si svilupperanno come segue.
- Europa: più del 75% delle vendite;
- Giappone: più del 55% delle vendite;
- Cina: più del 40% delle vendite;
- USA: più del 40% delle vendite (percentuale, in questo caso, riferita all’anno fiscale 2030).
Le concept che indicano il futuro hi-tech
Il nuovo piano strategico “Ambition 2030” viene illustrato attraverso quattro prototipi, che portano in dote gli elementi principali del programma: si tratta di Nissan Chill-Out, Max-Out, Surf-Out e Hang-Out, rispettivamente un Crossover, una sportiva Roadster, un Pickup ed un SUV di medie dimensioni. Sarà da queste prefigurazioni di veicoli “next gen” che evolverà lo sviluppo tecnologico Nissan improntato al 2030, e del quale dettagliamo più diffusamente qui sotto i dettagli. “Denominatore comune”, per le quattro concept, è il layout a due motori elettrici “e-4orce” (qui con batterie solid-state collocate all’interno del pianale) già reso noto durante l’illustrazione di Nissan Ariya. Tutti nuovi, invece, tre dei quattro layout di piattaforma (unica eccezione: il crossover Chill-Out che adotta il pianale Cmf-EV).
- Chill-Out. Prototipo che, per forme esterne, sembra riferirsi al prototipo svelato nell’estate 2021 a Sunderland (Regno Unito) in occasione del “vernissage” del progetto EV Hub, viene presentato da Nissan come “Un nuovo modo di pensare alla mobilità, con tecnologie di sicurezza avanzate ed un notevole spazio interno”, grazie – secondo le prime immagini diffuse da Nissan – alla presenza delle porte con apertura “ad armadio”, e di un ambiente “minimal” per l’abitacolo già progettato per accogliere le tecnologie di guida autonoma di Livello 4;
- Max-Out. Prefigurazione di Roadster che “Mira ad offrire una nuova esperienza di guida attraverso livelli superiori di stabilità e comfort”, offre un’interessante versatilità: i sedili possono completamente riposti nel “pavimento”, in modo da mettere a disposizione più spazio interno quando lo si desidera, rendendo la guida “en plein air” ideale per i conducenti con e senza passeggeri;
- Surf-Out Concept. Progetto di pickup per impieghi professionali e “loisirs”, presenta un’ampia altezza libera da terra, angoli caratteristici (attacco, dosso, uscita) marcatamente fuoristradistici, un basso piano di carico ed il sistema di trasferimento dell’energia verso l’esterno;
- Hang-Out Concept. Provvisto di un “pavimento” completamente piatto che si estende dalla parte anteriore a quella posteriore, è stato progettato, indica Nissan, per sopprimere vibrazioni e sobbalzi, a tutto vantaggio del comfort a bordo, anche al di fuori delle strade asfaltate. I sedili, simili alle poltroncine da teatro, donano al prototipo (equipaggiato con Advanced ProPilot) caratteristiche lounge premium.
Accessibilità e innovazione
Lo sviluppo della mobilità elettrica procede di pari passo con i progetti relativi alla diffusione ed all’evoluzione tecnologica delle infrastrutture di ricarica, tuttavia è anche nell’hardware che si gioca il futuro dell’auto elettrica.
Quest’ultimo riferimento si riferisce ai sistemi di accumulo dell’energia. Nissan punta ad evolvere i propri studi sulle batterie:
- Entro l’anno fiscale 2028, si prevede l’introduzione di un tipo di accumulatore senza cobalto (tecnologia che permetterà di ridurre i costi industriali fino al 65%, di conseguenza anche i costi di acquisto dovrebbero diminuire);
- Sempre entro l’anno fiscale 2028, Nissan annuncia la realizzazione di veicoli elettrici alimentati con batterie solid-state di propria produzione: per questo, già durante l’anno fiscale 2024 verrà preparato un impianto-pilota a Yokohama. Con l’introduzione degli accumulatori allo stato solido, il top management del marchio giapponese si aspetta di poter essere in grado di soddisfare la crescente domanda EV in tutti i segmenti di mercato, e di fornire migliori performance velocistiche per le vetture che ne saranno provviste, considerato che la riduzione (circa un terzo) dei tempi di ricarica garantita dalle batterie solid-state permetterà alle auto elettriche delle prossime generazioni un’efficienza ed un’accessibilità via via più elevate. Cifre alla mano, Nissan stima che la tecnologia ASSB abbasserà a 75 dollari per kWh il costo dei pacchi batterie entro l’anno fiscale 2028, e lo ridurrà ulteriormente (fino a 65 dollari per kWh) negli anni successivi, in modo da raggiungere una parità di costo fra veicoli EV ed a benzina corrispondenti;
- Entro l’anno fiscale 2026, Nissan mira a stabilire un sistema di fornitura globale di batterie, per venire incontro alla sempre più elevata domanda EV, che insieme ai suoi partner si stima raggiungerà un livello di produzione globale da 52 GWh;
- Entro l’anno fiscale 2030, la produzione globale di batterie per veicoli elettrici aumenterà a 130 GWh.
Sistemi di connettività avanzati
I dispositivi di ausilio attivo alla guida ed i sistemi multimediali connessi saranno parte integrante del programma “Nissan Ambition 2030”, in ordine ad offrire nuovi servizi di mobilità. Entro il 2026, si prevede l’espansione della tecnologia ProPilot ad oltre 2,5 milioni di veicoli a marchio Nissan ed Infiniti. Più avanti (entro il 2030), attraverso l’introduzione dei sistemi LiDAR “new gen” su ogni nuovo modello, il taccuino delle priorità prevede un ulteriore sviluppo delle tecnologie rivolte alla guida automatizzata.
Un sistema globale di mobilità e tecnologie
Nei programmi evolutivi Nissan, rendono noto i “piani alti” dell’azienda giapponese, non c’è solamente l’upgrade delle tecnologie di bordo: per garantire una più elevata competitività al comparto EV, l’attenzione si concentrerà anche sulla localizzazione della produzione e dell’approvvigionamento. Ad esempio: l’estensione del proprio concetto di EV Hub (l’ecosistema EV36Zero che integra mobilità e gestione dell’energia con l’obiettivo di realizzare la neutralità del carbonio), lanciato nel Regno Unito, alla volta di altri mercati principali, fra cui Giappone, USA e Cina.
Riguardo alla sostenibilità delle batterie, a fronte di una decennale esperienza nella riqualificazione e nel riciclaggio dei sistemi di accumulo con 4R Energy, Nissan si pone già a partire dal 2022 l’obiettivo di ampliare i propri sistemi di rigenerazione delle batterie anche al di fuori del Giappone attraverso nuovi “hub” europei (e più avanti, cioè dal 2025, negli Stati Uniti), nonché un articolato sostegno all’economia circolare sulla gestione dell’energia: è da segnalare, a questo proposito, un investimento di 20 miliardi di yen (oltre 156 milioni di euro) per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica ed un programma di avvio alla commercializzazione (previsto per la metà del decennio) dei propri sistemi vehicle-to-everything e home-battery.