L'ultimo viaggio di Papa Francesco su un mezzo inaspettato

Nel suo ultimo viaggio, Papa Francesco sceglie un Ram 1500, riflettendo umiltà e vicinanza. Un corteo seguito da 400.000 fedeli

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 29 apr 2025
L'ultimo viaggio di Papa Francesco su un mezzo inaspettato

Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha saputo distinguersi per un approccio rivoluzionario e vicino al popolo, un tratto che si riflette persino nella scelta dei mezzi di trasporto. Durante il suo ultimo viaggio ufficiale, il Santo Padre ha optato per un Ram 1500, un pick-up adattato con una piattaforma aperta, sostituendo la tradizionale Papamobile blindata. Questo gesto non è solo simbolico, ma incarna i valori di umiltà e trasparenza che caratterizzano il suo ministero.

Ci ha abituato a sorprese

Fin dall’inizio del suo papato, Francesco ha abbandonato i simboli di lusso, preferendo veicoli modesti che gli consentissero un contatto diretto con i fedeli. Un esempio significativo è stata la scelta di un Nissan Frontier durante la visita alle isole Mauritius, dimostrando ancora una volta la sua volontà di abbattere le barriere tra la Chiesa e il popolo.

La decisione di utilizzare un pick-up come il Ram 1500 ha avuto un impatto profondo sul pubblico. La piattaforma aperta del veicolo ha permesso al Papa di mantenere un contatto visivo diretto con la folla, composta da oltre 250.000 persone radunate in piazza e altre 150.000 lungo il percorso del corteo. Questo approccio non convenzionale ha contribuito a consolidare il legame tra il Pontefice e i fedeli, sottolineando l’importanza dell’autenticità e della vicinanza.

Le altre Papamobili non erano apprezzate

Francesco ha spesso criticato le precedenti Papamobili, definendole “scatole di sardine” per via delle eccessive misure di sicurezza che le caratterizzavano. La sua filosofia, sintetizzata nella frase “Tutto è nelle mani di Dio”, riflette una visione che privilegia l’apertura e il rischio piuttosto che l’isolamento. Questa scelta non è solo una questione di stile, ma un messaggio potente che invita a riscoprire l’essenziale.

L’approccio del Papa alla mobilità rappresenta una vera e propria estensione dei principi che guidano il suo ministero. La sua preferenza per veicoli semplici e funzionali non è un capriccio, ma un modo per incarnare i valori di umiltà, trasparenza e vicinanza. Ogni scelta, dal rifiuto dei vetri blindati alla rinuncia alle limousine, racconta una storia di connessione e di dialogo con il popolo.

Questo stile di leadership ha lasciato un’impronta indelebile, trasformando anche i momenti di protocollo in occasioni di incontro e di condivisione. La scelta del Ram 1500 nel suo ultimo viaggio non è solo un gesto simbolico, ma un’eredità che invita a riflettere su cosa significhi davvero essere al servizio degli altri. Con questa decisione, Papa Francesco ha ricordato al mondo l’importanza di tornare all’essenziale, non solo nella vita personale ma anche nel modo di vivere la fede e il servizio alla comunità.

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