Perchè l’idrogeno è importante per i veicoli pesanti
L’obiettivo da raggiungere per tutti i veicoli è quello delle emissioni zero. Lo stesso vale per i mezzi pesanti, per i quali diventa importante ottimizzare il progetto idrogeno. Ci pensano sia in Europa che in Italia. Ecco come.
In attesa che la transizione elettrica abbia un senso valido ed efficace da un punto di vista pratico anche per i mezzi di trasporto e sui veicoli commerciali e industriali, l’idrogeno torna utile alla causa “green”. In Europa ci sono dei progetti che promuovono l’idrogeno come alimentazione per i mezzi pesanti. Ecco gli obiettivi e i programmi.
H2Accelerate Trucks
Protagonisti di questo progetto sono tre grandi costruttori come Iveco, Volvo e Daimler Truck: il loro obiettivo è quello di favorire la realizzazione di otto stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli pesanti nell’ambito del programma Connecting Europe Facility e mettere in funzione 150 camion a celle a combustibile, progetto finanziato dal programma Clean Hydrogen Partnership. Si tratta di mezzi 4×2 o 6×2, con una capacità fino a 44 tonnellate e con un’autonomia di almeno 600 km. Clean Hydrogen Partnership ha stanziato 30 milioni di euro che serviranno per la realizzazione di veicoli pesanti a emissioni zero alimentati a idrogeno. Quando questi etreranno in azione sarà dimostrabile l’abbattimento dei valori delle emissioni inquinanti e sarà possibile “mettere le basi” a una produzione su vasta scala di camion a celle a combustibile nei prossimi anni. Riguardo alle stazioni di rifornimento, avranno una capacità superiore (>1 tonnellata/giorno) rispetto a qualsiasi stazione pubblica attualmente in funzione e puntano a livelli di disponibilità ultra-elevati grazie a una concezione basata sulla ridondanza N+1 (componenti chiave delle attrezzature vengono duplicati in modo da ridurre al minimo i tempi di fermo, in caso di guasto). I nuovi punti di rifornimento a idrogeno saranno posizionati lungo i corridoi autostradali di trasporto TEN-T più importanti.
Sull’idrogeno si investe anche in Italia
Ci sono 36 progetti riconosciuti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammessi al finanziamento pubblico per la realizzazione di nuove stazioni di rifornimento dedicate all’idrogeno. Lo Stato italiano contribuirà con circa 103,5 milioni di euro e grazie al PNRR i fondi stanziati saranno di 230 milioni di euro e serviranno per creare la nuova rete nazionale di rifornimento a idrogeno, che verrà realizzata (speriamo!?!) entro il 2026. Dopo tutto in Italia è come partire da zero, infatti nel nostro Paese ci sono al momento soltanto due punti di rifornimento a idrogeno, uno a Bolzano e l’altro a Mestre. Per favorire l’utilizzo dell’idrogeno sui mezzi pesanti, la rete di distribuzione dell’idrogeno troverà posto lungo le maggiori direttive del traffico commerciale pesante, quindi sull’asse stradale del Brennero, presso il corridoio est-ovest da Torino a Trieste e presso quelle che fanno capo ai corridoi europei TEN-T (le reti di trasporto trans-europee), fino ad arrivare al Sud, in Puglia e Calabria. Si pensa che altre stazioni verranno costruite vicino le “hydrogen valleys”, aree nelle quali si vuole sperimentare il trasporto ferroviario a idrogeno (in Valcamonica, in Umbria e in Sicilia).