Polestar, vendita vietata in Francia: ecco perché
Il Tribunale di Parigi ha dato ragione a Citroen sulla controversia con Polestar circa l’uso di un logo troppo simile a quello del Double Chevron.
La notizia è di quelle roboanti e che potrebbe comportare moltissimi cambiamenti di scenario in tutta Europa. Un tribunale in Francia ha ritenuto ammissibile il ricorso portato avanti da Citroën nei confronti di Polestar, quest’ultima rea di utilizzare un logo troppo simile a quello che dal 1919 conferisce identità alle vetture di Poissy. Lo stemma della Casa svedese sarebbe troppo simile al Doble Chevron, quindi il tribunale transalpino ha portato allo stop delle vendite di Polestar dentro i confini di Francia.
Gli scenari futuri
La vittoria legale di Citroën comporta delle conseguenze sorprendenti, infatti prossimamente Polestar potrebbe cambiare definitivamente logo, prima che vengano stoppate le sue vendite in altri mercati del Vecchio Continente. Non solo, il tribunale di Parigi che ha accolto la denuncia di Citroën Automobiles non solo ha determinato che il Marchio del gruppo Geely (Volvo, Lotus, Polestar) non può usare quello stemma sul territorio transalpino, ma ha anche fissato un risarcimento del danno di 150.000 euro a favore della Casa francese, oltre a quanto già elencato.
Cosa succederà in Europa
Citroën non si ferma ad avere degli effetti soltanto in patria, ma ha depositato analoga istanza al Tribunal de l’Entreprise Francophone de Bruxelles, che punta a bloccarne le vendite sull’intero territorio continentale. Visti il precedente di ciò che è successo nelle aule di Parigi, è possibile che per analogia possa essere intrapresa una medesima decisione a livello europeo.
Polestar: la prossima causa
La causa verrà discussa all’inizio del prossimo settembre, per quello che sembrerebbe l’ultimo capitolo di una disputa legale che oppone Il marchio francese al produttore con sede in Cina già dal 2017, quando per la prima volta era stata contestata la scelta grafica di un logo ritenuto troppo somigliante a quello presente sui veicoli di produzione francese. Una contesa che non si è misurata solo sui dati di mercato, ma nelle aule di tribunale.