Prevaig Defy: il SUV elettrico indiano in stile Range Rover
Il SUV Prevaig Defy dichiara fino a 500 km di autonomia, ma gli ADAS ci saranno in un secondo momento.
Si chiama Prevaig Defy e ai più risulterà sconosciuto, ma se si osservano le linee esterne si può ritrovare una certa somiglianza con le ultime Range Rover. Si tratta di un SUV indiano che sarà proposto con alimentazione 100% elettrica.
Prevaig Defy solo per il mercato indiano dal 2023
Costato 18 milioni di dollari per lo sviluppo, il Prevaig Defy comporterà un esborso di altri 30 milioni di dollari per poter debuttare in veste definitiva entro il 2023. Sarà disponibile solamente sul mercato indiano dal mese di aprile del prossimo anno. Il prezzo previsto dovrebbe partire dall’equivalente di 48.000 euro, il che risulta decisamente interessante per un’auto di circa 5 metri con “cuore” elettrico.
Prevaig Defy: 500 km di autonomia e 407 CV di potenza
Sottopelle il SUV Prevaig Defy presenta una batteria da ben 90,9 kWh, che alimenta 2 motori elettrici dalla potenza generale di 407 CV e 620 Nm di coppia massima. Ne derivano prestazioni piuttosto brillanti, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 4,9 secondi, mentre la velocità massima è di 210 km/h. A livello di velocità di ricarica, questo SUV, che dovrebbe assicurare fino a 500 km di autonomia, è in grado di raggiungere l’80% della carica in soli 30 minuti.
Gli ADAS arriveranno in un secondo tempo
Dotato di trazione integrale, per la fase iniziale di commercializzazione il SUV Prevaig Defy non prevede ausili alla guida. Alcuni di questi dovrebbero arrivare successivamente, con gli aggiornamenti OTA del sistema multimediale. Nel frattempo, potrà fregiarsi di un infotaiment con connettività 5G gestibile attraverso uno schermo centrale da 15,6 pollici, e di altri due schermi nella zona posteriore dell’abitacolo.
Nel complesso si tratta di una dotazione interessante, con un costo per il mercato interno decisamente competitivo in relazione alle dimensioni dell’auto al look in stile Range Rover, ed alla tecnologia presente a bordo. E’ sicuramente un viatico per favorire la transizione energetica nel Paese, anche se per un’elettrificazione di massa sarebbero più utili proposte a basso costo per ampliare la fascia bassa del mercato EV.