Renault, Luca de Meo: ‘L’Europa ha bisogno di una forte strategia industriale’
Il top manager afferma che le auto diventeranno oggetti evolutivi e intelligenti e apprenderanno e saranno connessi con il resto del mondo
Luca de Meo, presidente dell’ACEA e presidente e CEO del Gruppo Renault, è stato intervistato dall’ANSA in occasione del Vivatech 2023 di Parigi, presso lo stand dedicato a Mobilize. Secondo quanto affermato dal dirigente, l’Europa deve assolutamente sviluppare una forte strategia industriale nel settore automobilistico, se vuole fronteggiare i colossi internazionali come Cina e Stati Uniti.
Parlando delle capacità dell’Europa di tenere testa ad aziende come Tesla, de Meo ha detto: “Tecnicamente, credo si possa fare praticamente tutto in Europa: non ci sono limiti alle nostre capacità ingegneristiche, ma è chiaro che devi mettere in fila una serie di elementi per garantire di essere presente in tutti i segmenti, come i semiconduttori o la catena del valore dell’auto elettrica. In Europa, ci sono certamente molti fondi che, ad esempio, nel ‘green deal’, sono stati elargiti per andare in questa direzione, ma dall’altra parte l’Europa ha tendenza a fare molta regolamentazione. Il tema è come fare il ponte tra queste due cose e questo si chiama strategia industriale”.
Il settore automotive vuole essere parte della soluzione
Luca de Meo ha proseguito dicendo che loro, come mondo dell’auto, sono parte della soluzione e quindi vogliono avere una voce in capitolo nella definizione delle regole del gioco. Inoltre, vogliono anche conoscere come la strategia viene attuata negli anni.
Rivolgendosi all’Europa, il top manager italiano ha affermato: “Chiediamo solamente un posto al tavolo delle discussioni: siamo noi che agiamo in questo settore, investiamo soldi. Questo è il messaggio: abbiamo bisogno di una strategia industriale forte”.
Software, semiconduttori e intelligenza del prodotto cambieranno l’esperienza del cliente con l’auto
Nel corso delle varie interviste con i media, de Meo ha dichiarato che “oggi i media parlano molto dell’elettrico: ma bisogna capire che la vera novità dell’auto di futura generazione è il peso che avranno i software, i semiconduttori e l’intelligenza del prodotto, perché è questo che cambierà l’esperienza del cliente”.
Il numero uno di ACEA ha poi detto: “Le auto diventeranno oggetti evolutivi, intelligenti, che apprenderanno, che saranno connessi con il resto del mondo. È come quando abbiamo avuto il passaggio dal telefono tradizionale allo smartphone, si è aperto un mondo. La cosa fondamentale è tutta la tecnologia che ci metteremo, elettronica e software, che sistema avrà il 40% del valore di un’auto nel 2030”.
In merito alle Gigafactory, nonostante il ritardo rispetto ai competitor internazionali come la Cina, “le cose avanzano. Noi ne stiamo facendo due in Francia. Stellantis ne sta facendo una nel nord della Francia, una in Germania, una in Italia, tutti quanto stanno costruendo ma ci vuole tempo”, ha concluso il presidente del Gruppo Renault e dell’ACEA.