Restomod: Ferrari 250 GT ‘Short Wheelbase’ by RML
La classica Gran Turismo del Cavallino Rampante rivive con un’esclusiva serie limitata di 30 esemplari.
La classica sportiva Ferrari 250 GT è uno dei modelli preferiti per il restomod, come dimostrato dalla ‘Squalo’ di GTO Engineering. E tra i più importanti restauri della gran turismo del Cavallino c’è quello della britannica RML Group, denominato SWB (Short Wheelbase) che si presenta come uno dei restomod più fedeli al modello originale, anche se con un restyling che prevede l’introduzione di alcune ultime tecnologie. E dopo un lungo lavoro di sviluppo questo Restmood viene finalmente presentato nella sua versione finale di pre-produzione, con un aspetto davvero spettacolare.
Costruita da zero
Questo progetto, che secondo i suoi autori è un omaggio all'”età d’oro dell’automobile”, è in buone mani visto che dietro al Gruppo RML ci sono alcuni specialisti che hanno collaborato alla messa su strada di sportive del calibro dell’Aston Martin Vulkan o della Nissan Juke- R.
Come suggerisce il nome si tratta di un modello a passo corto (un po’ più lungo di quello dell’originale 250 GT SWB, con circa 426 cm), costruito ex novo e basato su un telaio su misura accompagnato da una carrozzeria in fibra di vetro e carbonio.
Ma nonostante tutte queste innovazioni gli inglesi sono riusciti a mantenere le proporzioni classiche del modello originale, replicando con grande fedeltà parti come la calandra, le luci tonde, il coperchio del serbatoio, i fanali posteriori o gli scarichi. Ci sono anche nuovi cerchi in lega da 18 pollici di ispirazione retrò, progettati specificamente per questo modello e gommati con pneumatici Pirelli P-Zero Rosso, accompagnati da freni ventilati da 330 mm all’anteriore e 310 mm al posteriore.
Gli interni
RML Group non ha rilasciato nuove immagini degli interni, anche se indica di aver abbandonato ogni traccia di plastica sostituita con alluminio, vetro e pelle di buona quantità, accompagnati da un volante in stile retrò e una plancia con orologi classici. Senza rinunciare però al comfort, con sedili regolabili elettricamente e un sistema di infotainment che emerge dalla plancia.
Un impegno per la qualità reso chiaro dal capo del design di RML, Jonathan Bowen:
“Sarebbe stato facile risparmiare decine di migliaia di sterline acquistando quadranti e pulsanti pronti all’uso, ma non avrebbero soddisfatto i nostri standard elevati. Quindi ogni interruttore, pulsante e orologio è personalizzato e sviluppato internamente”.
Meccanica originale
E anche se tutte queste comodità del 21° secolo incidono sul peso finale di questo Restmod, che si attesta intorno ai 1.469 kg, non manca la potenza grazie al suo motore V12 da 5,5 litri con 486 CV e 567 Nm di coppia massima trasmessa alle ruote posteriori attraverso un cambio manuale a 6 marce con leva del cambio dal design classico e un differenziale a slittamento limitato.
Tutti i motori sono originali Ferrari, anche se riceveranno un’analisi approfondita e la revisione di tutti i loro componenti per garantire prestazioni ottimali. Inoltre sono stati installati nuovi sistemi di aspirazione, raffreddamento e scarico.
Anche a livello di telaio ci sono miglioramenti con nuovi ammortizzatori Ohlins realizzati su misura, molle riviste e una barra stabilizzatrice più robusta.
RML Group prevede di offrire questo modello in una serie limitata di 30 esemplari, ciascuno dei quali avrà bisogno di sei mesi per essere pronto, e si tratta di un autentico gioiello esclusivo con i più alti standard qualitativi che avrà un prezzo di 1,62 mln di euro, tasse escluse.