Revisione obbligatoria, possibile aumento dei costi del 22% dal 2026
Dal 2026, la revisione obbligatoria potrebbe costare 88,2 euro. Ecco cosa prevede l'emendamento 7.0.1 e le possibili conseguenze
Ottantotto euro e venti centesimi: questa potrebbe essere la nuova tariffa per la revisione obbligatoria degli autoveicoli in Italia a partire dal 2026. Si tratta di un aumento di 9,18 euro rispetto all’attuale costo di 79,02 euro, come previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe, la cui approvazione definitiva è attesa entro febbraio 2025.
Aumentano la spesa per la revisione obbligatoria
Questo eventuale incremento segnerebbe il secondo adeguamento in pochi anni. L’ultimo risale al novembre 2021, quando il costo passò da 66,88 a 79,02 euro, registrando un rialzo del 22%. Già allora, la decisione aveva suscitato reazioni negative tra gli operatori del settore, incluso il sindacato FederIspettori.
Le ragioni dietro questa proposta di aumento sono legate principalmente all’adeguamento dei costi operativi e al tasso di inflazione degli ultimi anni. Tuttavia, in un contesto economico già difficile, tale misura potrebbe rappresentare un ulteriore peso per le famiglie italiane, spesso già gravate da numerose spese legate al mantenimento dei veicoli.
Possibili conseguenze
Il dibattito si concentra anche sulle possibili conseguenze per il sistema dei controlli periodici. Da un lato, l’incremento potrebbe incentivare investimenti in attrezzature più moderne presso i centri di revisione. Dall’altro, c’è il timore che alcuni automobilisti possano scegliere di rimandare o evitare i controlli, mettendo a rischio la sicurezza stradale.
Le associazioni dei consumatori sono pronte a monitorare attentamente la situazione, chiedendo maggiore trasparenza sull’uso delle risorse generate dalle revisioni. Resta comunque fondamentale ricordare che questi controlli non sono solo un obbligo di legge, ma rappresentano una garanzia essenziale per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.