Richiamo globale: Toyota, GM, Volvo e Hyundai sotto ai riflettori

Toyota, GM, Volvo e Hyundai richiamano 147.000 veicoli negli USA per problemi ai freni, software e componenti. Ecco i dettagli

Di Giulia Darante
Pubblicato il 26 feb 2025
Richiamo globale: Toyota, GM, Volvo e Hyundai sotto ai riflettori

Una massiccia campagna di richiamo veicoli sta scuotendo il mercato automobilistico statunitense, coinvolgendo oltre 147.000 modelli Toyota, 70.768 GMC Sierra, più di 2.000 Volvo e 1.500 Hyundai. La causa? Gravi problemi sicurezza rilevati dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), che ha imposto interventi urgenti a diversi produttori.

Toyota e gli altri marchi costretti al richiamo

Il caso più rilevante riguarda Toyota Motors Corporation, con due criticità principali. La prima interessa i modelli Tacoma 2024-2025 a trazione posteriore, dove l’accumulo di detriti nelle ruote potrebbe compromettere i freni. La seconda problematica coinvolge vari modelli delle gamme Toyota e Lexus, con una potenziale fragilità riscontrata nella cintura di sicurezza centrale posteriore.

Anche gli altri costruttori devono affrontare problemi significativi. General Motors interverrà sui GMC Sierra 1500 2022 per un difetto nei deflettori cromati della calandra. La svedese Volvo ha rilevato anomalie nel software auto che gestisce i fari dei suoi EX90 2025. Per Hyundai, invece, è necessario correggere un bug nel sistema frenante elettronico delle IONIQ 5 “N” 2025.

Interventi gratuiti

Le case automobilistiche hanno già predisposto interventi gratuiti presso le loro reti ufficiali. Toyota inizierà a contattare i clienti dal 24 marzo, stessa data prevista per GM. Volvo avvierà le operazioni il 3 aprile, mentre Hyundai partirà il 7 aprile. Per tutti i proprietari sono stati attivati numeri verdi dedicati per fornire assistenza e chiarimenti.

La NHTSA ribadisce l’importanza di non sottovalutare questi richiami: ignorare gli interventi correttivi potrebbe comportare seri rischi per la sicurezza stradale. Maggiori dettagli sulle procedure sono disponibili sul portale ufficiale dell’ente federale americano.

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