Rimac Nevera: nei crash test “distrutti” 18 milioni di euro [Video]
Quando una macchina è progettata bene sul piano strutturale, le prove di impatto sono una semplice prassi burocratica.
La Rimac Nevera ha chiuso con successo il ciclo dei crash test necessari per l’omologazione stradale. Sono state ben 45 le prove d’urto cui l’hypercar croata è stata sottoposta dal 2019 ad oggi. In totale, questo impegno ha richiesto l’uso di ben nove esemplari, sottoposti allo stress fisico delle prove d’impatto. Ora tutto è pronto per la produzione del modello.
Ma la cosa stupefacente è il valore complessivo delle auto distrutte durante i test, dato che la Nevera ha un prezzo base di circa 2 milioni di euro. Moltiplicando per 9, si ottiene un totale di ben 18 milioni di euro, “sacrificati” in nome della sicurezza, quindi per una giusta causa.
Prima dei crash test reali, l’auto è stata sottoposta a migliaia di ore di simulazioni digitali, condotte con estrema accuratezza dai tecnici, impegnati per quattro anni in complessi calcoli. I risultati raggiunti confermano la bontà dei loro sforzi. La Nevera ha superato a testa alta tutte le prove per la validazione del modello.
La più recente verifica ha riguardato la resistenza all’urto laterale, contro un palo a 32 km/h. Qui la sportiva croata ha stupito tutti, perché al termine del crash test la portiera si è aperta normalmente. Del resto, stiamo parlando di una vettura la cui resistenza torsionale, grazie alla monoscocca in fibra di carbonio, tocca quota 70.000 Nm/grado: un primato per la specie. Per dare un termine di paragone, diciamo che sulle supercar, in genere, si arriva intorno ai 40.000 Nm/grado.
Ricordiamo che la Rimac Nevera sviluppa una potenza massima di ben 1941 cavalli, con una coppia massima di 2360 Nm. Al momento è l’hypercar con la migliore accelerazione. Il passaggio da 0 a 100 km/h viene liquidato in 1.85 secondi, mentre da 0 a 160 km/h bastano 4.30 secondi. La velocità massima è di 412 km/h.