Scadenza revisione auto: come si controlla
Come verificare quando è il momento di portare l’auto al collaudo, modalità di controllo e verifica delle scadenze.
Come si controlla la scadenza della revisione auto? Quali strumenti sono disponibili per gli utenti? Si tratta di una serie di questioni che riguardano tutti i proprietari di veicoli a motore. La legge (art. 80 del Codice della Strada) prescrive che tutti i veicoli motorizzati ed i relativi rimorchi devono essere sottoposti a collaudo periodico, per la verifica delle condizioni di sicurezza ai fini della circolazione, della silenziosità e delle emissioni inquinanti che non devono superare i limiti.
In questa guida vediamo come si controlla la scadenza della revisione auto, quali strumenti vengono messi a disposizione degli utenti, e cosa succede se si viene “pizzicati”, durante un normale controllo, alla guida di un mezzo con revisione scaduta.
Come si verifica la scadenza della revisione auto
Gli strumenti per controllare la scadenza della revisione auto (che, ricordiamo, dal 2022 costa più cara) sono molteplici.
Il più immediato consiste nel consultare la carta di circolazione del veicolo. Il riquadro dedicato si trova nel retro del “libretto”: è sufficiente cercare l’etichetta adesiva del precedente collaudo e che riportava la data di revisione e la dicitura “Esito regolare”. Bisogna ricordare che veicolo dev’essere sottoposto a nuova revisione periodica entro la fine dello stesso mese dell’ultima revisione in ordine di tempo.
Ad esempio: se il collaudo più recente porta la data del 1 ottobre 2020, per quello nuovo bisogna ottemperare entro il 31 ottobre 2022.
Molti centri di revisione privati autorizzati dal Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili vengono spesso in aiuto degli utenti: sono in effetti diffusi gli invii di mail, Sms e comunicazioni cartacee che informano l’automobilista dell’imminente scadenza. Si tratta di un aiuto fondamentale: un veicolo non revisionato, o che circola con il collaudo già scaduto, è potenzialmente pericoloso perché non possiede l’esito dei controlli periodici che ne attestano la condizioni generali ai termini di legge.
Come si controlla online
Per sapere tramite il Web quando scade la revisione e non si ha sottomano la carta di circolazione del veicolo, è possibile effettuare una verifica online tramite il Portale dell’Automobilista. La modalità di consultazione è semplice: si inserisce il numero di targa dell’auto (anche senza obbligo di registrazione), si completa il form di consultazione inserendo la tipologia del veicolo e un codice di sicurezza.
In questo modo, viene visualizzato il giorno di ultimo collaudo della vettura in ordine di tempo, e il chilometraggio del veicolo aggiornato a quell’occasione.
Revisione auto: quando va fatta
Il primo collaudo alle autovetture scade dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, ed entro la fine del mese di riferimento. Ad esempio: per un’auto immatricolata il 12 novembre 2018, la prima revisione andrà effettuata entro il 30 novembre 2022). I controlli successivi scadono ogni 2 anni, nello stesso mese.
Multe se si circola con revisione scaduta e rivalsa dell’assicurazione
Il Codice della Strada parla chiaro: nel dettaglio, ecco quanto dispone l’art. 80 comma 14 CdS in materia di circolazione di un veicolo non revisionato, nel caso di revisione omessa per più di una volta e se si circola con un veicolo sospeso dalla circolazione perché in attesa di esito del collaudo periodico:
“Chiunque circola con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173 euro a 694 euro. Tale sanzione è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti. L’organo accertatore annota sul documento di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione. È consentita la circolazione del veicolo al solo fine di recarsi presso uno dei soggetti di cui al comma 8, ovvero presso il competente ufficio del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici per la prescritta revisione. Al di fuori di tali ipotesi, nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell’esito della revisione, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.998 euro a 7.993 euro. All’accertamento della violazione di cui al periodo precedente consegue la sanzione amministrativa accessoria del fermo amministrativo del veicolo per novanta giorni”.
C’è inoltre da tenere presente che se, in seguito a un incidente stradale, emerge che uno dei veicoli coinvolti circolava ugualmente pur con la revisione già scaduta, la Compagnia assicuratrice può rivalersi sul proprio cliente. In questo caso, c’è la possibilità di vedersi addebitate le somme dei risarcimenti pagati agli altri soggetti coinvolti (rivalsa).