Spyker: il costruttore olandese sta per tornare?
Grazie agli investimenti di nuovi partner russi, Spyker tornerà sul mercato internazionale con i nuovi modelli B6 Venator, C8 Preliator e D8 Peking-Paris.
Quest’anno, dovrebbe ripartire l’attività del costruttore olandese Spyker, grazie all’accordo tra l’amministratore delegato Victor Muller e gli imprenditori russi Boris Rotenberg e Michail Pessis. A differenza di altri concorrenti, non passerà alla propulsione elettrica e continuerà a puntare sui motori termici tradizionali.
3 modelli per il rilancio
La nuova gamma di Spyker comprenderà tre modelli: la sportiva B6 Venator, esposta come concept car al Salone di Ginevra del 2013; la supercar C8 Preliator, svelata come concept car al Salone di Ginevra del 2016; la SUV coupé D8 Peking-Paris, ovvero la versione di serie della concept car Spyker D12 Peking-to-Paris presentata al Salone di Ginevra del 2006 come Super SUV ante litteram.
Non dovrebbero mancare le roadster B6 Venator Spyder e C8 Preliator Spyder, svelate come concept car rispettivamente alle kermesse Concorso d’Eleganza di Pebble Beach del 2013 e Salone di Ginevra del 2017. Inoltre, le auto saranno sviluppate in Germania, le componenti in fibra di carbonio saranno realizzate in Russia e la sede della società sarà in Lussemburgo.
Solo 265 esemplari prodotti finora
La storia di Spyker inizia ufficialmente nel 1999, anno della rinascita del glorioso costruttore olandese. Fino ad oggi, sono stati prodotti artigianalmente solo 265 esemplari complessivi delle varie C8 Spyder, C8 Laviolette, C8 Double 12S e C8 Aileron. Prossimamente, invece, dovrebbe iniziare il rilancio grazie ai finanziamenti dell’imprenditore russo Boris Rotenberg di SMP Racing e BR Engineering, nonché agli investimenti del connazionale Michail Pessis di Milan Moraday ed R-Company.