Stellantis chiude un'altra fabbrica: era in attività da 120 anni
Lo storico stabilimento Opel di Luton chiude dopo 120 anni. Stellantis riorganizza la produzione elettrica, trasferendola a Ellesmere Port
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La chiusura dello storico stabilimento Opel a Luton segna la fine di un’era per l’industria automobilistica britannica. Dopo oltre un secolo di attività, il 31 marzo 2025 è stato prodotto l’ultimo veicolo commerciale Vivaro, lasciando più di 1.000 lavoratori in bilico. Questo evento si inserisce nel piano di ristrutturazione di Stellantis, che punta a concentrare la produzione di veicoli elettrici commerciali nello stabilimento di Ellesmere Port.
Alle 12:18 di quel martedì di fine marzo, il silenzio ha preso il posto del consueto rumore delle catene di montaggio, segnando un momento storico per la comunità locale. L’ultimo furgone, simbolo di una tradizione industriale lunga oltre un secolo, è uscito sotto lo sguardo emozionato degli operai, che per generazioni hanno legato le loro vite alla fabbrica.
Reazioni e conseguenze
“È un giorno triste, ma la vita va avanti”, ha dichiarato Steve Brown, un dipendente con 34 anni di servizio. Tuttavia, non tutti condividono questo sentimento di rassegnazione. Sharon Graham, segretaria generale del sindacato Unite, ha definito la chiusura un “tradimento” verso una forza lavoro che ha sempre rispettato gli obiettivi aziendali.
Stellantis ha motivato la decisione come parte di un piano strategico che prevede un investimento di 50 milioni di sterline per trasformare lo stabilimento di Ellesmere Port in un hub dedicato ai veicoli elettrici commerciali. Nonostante le rassicurazioni del gruppo sulla gestione responsabile della situazione, le preoccupazioni per il futuro dei lavoratori rimangono forti.
Un patrimonio industriale centenario
Lo stabilimento ha una storia che risale al 1903, quando Opel iniziò la produzione di automobili, trasferendosi successivamente a Luton nel 1905. Nel corso dei decenni, la fabbrica è diventata un simbolo dell’industria automobilistica britannica, superando guerre e crisi economiche.
Non è la prima volta che lo stabilimento affronta momenti difficili. Già nel 2000, sotto la proprietà di General Motors, fu annunciata la cessazione della produzione di automobili, completata nel 2002 con la perdita di circa 1.900 posti di lavoro. Nonostante ciò, la fabbrica ha continuato a produrre veicoli commerciali fino alla chiusura definitiva.
Prospettive future
Il consiglio comunale di Luton aveva manifestato interesse per l’acquisto dell’area, ma le trattative non hanno avuto esito positivo. Intanto, molti lavoratori, come Muhammad Basharat con 24 anni di anzianità, stanno cercando nuove opportunità in settori diversi, come quello edilizio.
La riorganizzazione di Stellantis riflette la trasformazione globale dell’industria automobilistica, sempre più orientata verso la mobilità sostenibile. Mentre Luton chiude un capitolo della sua storia, lo stabilimento di Ellesmere Port si prepara a guidare la transizione verso i veicoli elettrici, incarnando il futuro del gruppo.
Sebbene la chiusura dello stabilimento lasci un vuoto nella comunità di Luton, apre anche nuove possibilità di riconversione e rilancio economico per un’area che ha fatto dell’industria automobilistica la propria identità per oltre un secolo.
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