Stellantis propone via mail la buonauscita a 15 mila dipendenti in Italia
Stellantis invia 15 mila mail ai suoi dipendenti in Italia per incentivare l’esodo volontario, in 500 avrebbero già accettato
Stellantis, il colosso automobilistico guidato dal CEO Carlos Tavares, ha avviato un piano di uscite volontarie per circa 2 mila dipendenti in Italia, con l’obiettivo di adeguare il personale alla sfida della transizione all’elettrico. L’iniziativa, intitolata “Costruisci il tuo futuro”, prevede incentivi economici per chi decide di lasciare l’azienda e seguire nuovi progetti professionali o personali.
Stellantis invia 15 mila mail ai suoi dipendenti in Italia per incentivare l’esodo volontario
Il piano è stato comunicato tramite email nei giorni scorsi a 15 mila dipendenti, senza coinvolgere i sindacati, che hanno espresso la loro contrarietà. Si tratta di lavoratori che hanno raggiunto o stanno per raggiungere i requisiti per la pensione, oppure che hanno un’anzianità di servizio elevata. L’incentivo è calcolato in base all’età, all’anzianità e al livello di inquadramento, e comprende anche un bonus aggiuntivo e le tutele previste dalla legge. I dipendenti hanno tempo fino al 31 dicembre per accettare o rifiutare l’offerta.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, oltre 500 dipendenti, soprattutto di Mirafiori (Torino), avrebbero già aderito al piano di uscite volontarie. Stellantis ha circa 45 mila dipendenti in Italia, quindi la mail sarebbe stata inviata a circa un terzo del personale. L’azienda ha dichiarato di voler assumere nuove figure professionali più adatte al settore dell’auto elettrica, e di aver già concluso a ottobre un accordo sindacale per 2 mila uscite volontarie.
Il gruppo Stellantis non è l’unica casa automobilistica a ridurre il personale in vista della transizione all’elettrico. Anche Volkswagen ha annunciato di voler tagliare il 20 per cento degli amministrativi entro il 2026, nell’ambito di un piano di risparmio di 10 miliardi di euro. Inoltre, negli Stati Uniti, alcuni lavoratori di Ford e General Motors hanno respinto l’accordo che aveva scongiurato lo sciopero, chiedendo maggiori tutele e investimenti. Vedremo dunque quali altre novità arriveranno dal gruppo di Carlos Tavares.