Stellantis richiama altri 68.000 veicoli per difetti al motore PureTech

Richiamo Stellantis: 68.000 veicoli in Francia coinvolti per difetti al motore PureTech. Riparazione gratuita e dettagli sull'intervento

Di Giulia Darante
Pubblicato il 25 feb 2025
Stellantis richiama altri 68.000 veicoli per difetti al motore PureTech

Stellantis ha annunciato il richiamo di veicoli in Francia, coinvolgendo ben 68.000 unità a causa di un grave difetto tecnico all’ugello di raffreddamento dell’olio nei motori PureTech 1.2. Questo problema, che potrebbe portare a principi di incendio nel vano motore, interessa i modelli Citroën C3, Peugeot 208 e Opel Corsa prodotti tra il 2022 e il 2024, ed è stato attribuito a un errore di fabbricazione di un fornitore.

La criticità del motore PureTech

La criticità riguarda specificamente la versione aspirata da 82 CV del propulsore a benzina tre cilindri. I sintomi del difetto includono rumori insoliti provenienti dal motore e cali improvvisi di prestazioni, segnali che richiedono un’immediata attenzione da parte dei proprietari. Questo tipo di difetti al motore si rivela particolarmente insidioso, poiché l’usura prematura dell’ugello può provocare il distacco di componenti che, raggiungendo l’albero motore, potrebbero innescare combustioni pericolose.

Per gestire l’emergenza, il gruppo automobilistico ha predisposto un piano di intervento gratuito presso le concessionarie autorizzate. La riparazione, che richiede circa mezz’ora, prevede la sostituzione dell’olio motore e del relativo filtro. I proprietari delle vetture coinvolte verranno contattati direttamente per pianificare l’intervento tecnico necessario.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che i motori PureTech sono al centro di problematiche tecniche. In passato, il costruttore ha affrontato criticità legate alla cinghia di distribuzione a bagno d’olio, tanto da optare per una catena nei modelli più recenti. Questi episodi hanno anche portato all’avvio di class action in diversi paesi, evidenziando la necessità di mantenere elevati standard di sicurezza automobilistica.

Questo nuovo caso sottolinea l’importanza per i costruttori di garantire qualità lungo tutta la catena produttiva, in un contesto in cui le normative su sicurezza e ambiente diventano sempre più stringenti.

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