Stellantis scommette sulle auto bioibride in America Latina
Stellantis annuncia le auto bioibride per il Sud America dal 2024
Il numero uno di Stellantis in America Latina, Antonio Filosa, ha rivelato importanti novità per il suo gruppo in quell’aerea del mondo. Filosa ha presentato una nuova piattaforma che combina i vantaggi dell’elettrificazione e delle unità fuel flex funzionanti a benzina ed etanolo. L’architettura “Bio-Hybrid” utilizza un sistema ibrido alternativo specificamente progettato per il mercato brasiliano.
Stellantis annuncia le auto bioibride per il Sud America dal 2024
Si tratta in parole povere di auto bioibride, ovvero ibride che possono funzionare sia con benzina che con etanolo, un biocombustibile molto diffuso in Brasile e in altri paesi dell’America Latina. L’etanolo è prodotto dalla fermentazione di mais e canna da zucchero ed è considerato più ecologico della benzina perché riduce le emissioni di CO2 e non dipende dal petrolio.
Stellantis ha già una lunga esperienza con l’etanolo in Brasile, dove produce da decenni auto di serie alimentate a biocombustibile, come la Fiat 147 lanciata nel 1979 o la recente Fiat Pulse, un SUV compatto dotato di un motore 1.0 Turbo 200 Flex 3 cilindri che eroga 130 CV se alimentato ad etanolo o 125 CV se alimentato a benzina.
L’idea è quella di abbinare l’etanolo alla componente elettrica per creare delle auto ibride più efficienti ed economiche rispetto alle ibride tradizionali. “La nostra visione è che l’etanolo è molto importante in Brasile e sta crescendo in tutta l’America Latina, ma soprattutto sta guadagnando consenso anche in altre regioni come l’India”, ha detto Filosa. Per poter realizzare le auto bioibride, Stellantis dovrà produrre localmente i componenti per l’elettrificazione, come le batterie, gli inverter e i motori elettrici, in modo da abbattere i costi e aumentare la competitività.