Lo strano caso del SUV di Gheddafi Jr. abbandonato a Rapallo da 15 anni
Al Saadi Gheddafi ha lasciato il suo Cadillac Escalade nel parcheggio di un albergo di Rapallo, adesso lo rivuole indietro ma ha un debito di 360.000 euro.
Al Saadi Gheddafi è il rampollo della famiglia del Colonello Mu’ammar Gheddafi che ha regnato da dittatore in Libia per lunghissimo tempo. Al Saadi ha avuto tra le altre cose una breve e deficitaria carriera calcistica, vestendo in Italia le maglie di Perugia, Udinese e Sampdoria.
La Cadillac Escalade di Gheddafi Jr.
Proprio a Genova, ha vissuto gli ultimi momenti della sua esperienza italiana, prima che il padre gli tagliasse i finanziamenti e lo costringesse a rientrare in Libia. Successivamente, con lo scoppio della guerra e la caduta del regime del padre, è stato imprigionato e solo di recente è stato scarcerato. Nel frattempo il suo SUV Cadillac Escalade ESV 6.2 è rimasto parcheggiato nel parcheggio dell’Hotel Excelsior di Rapallo.
Da 15 anni in parcheggio
Il SUV è rimasto parcheggiato nei posteggi dell’albergo per tantissimi anni perché l’ex calciatore è andato via lasciando un debito di 360.000 mila euro, il corrispettivo degli ultimi 30-40 giorni di permanenza nella sua suite. Il Cadillac Escalade ESV 6.2 è posteggiato da 15 anni ed è divenuto una specie di reliquia impolverata. La cosa curiosa è che Al Saadi Gheddafi adesso rivuole indietro la sua macchina, ma l’Hotel non ha nessuna voglia di ridargliela.
L’episodio viene raccontato da Aldo Werdin, direttore e amministratore delegato dell’Excelsior Palace Hotel di Rapallo:
L’altro giorno mi è arrivata una telefonata da Mauritius: Gheddafi jr ha incaricato un’agenzia di recuperare il Suv. Prima saldi i suoi debiti, poi se lo riprenderà. Il curatore del bene sono diventato io, da quando Al Saadi ha fatto ritorno in Libia dopo che il padre gli tagliò i viveri. Ci è stato detto che ormai il veicolo è di nostra proprietà, non essendo più sotto custodia e non essendoci stato pagato il conto dell’ultimo mese in cui Gheddafi jr soggiornò qui, pari a 360 mila euro.
Avevamo cercato di farci risarcire anche tramite l’ambasciata libica di Roma, ma non abbiamo mai visto i soldi. Il Suv, peraltro, è senza libretto originale e di conseguenza in Italia non può circolare. Lo teniamo lì, per la curiosità dei nostri clienti.