Suzuki S-Cross 1.4 Hybrid: la prova su strada
Al volante della Suzuki S-Cross con l’ibrido leggero rivista nel design per sedurre gli automobilisti europei e parca nei consumi.
La Casa di Hamatsu offre tanto chiedendo il giusto, è una sua prerogativa, e con la Suzuki S-Cross rivisitata si è spinta ancora più in là, grazie ad un design che ha particolarmente a cuore i gusti degli automobilisti europei. L’abbiamo guidata nella variante con trazione anteriore e cambio manuale a 6 rapporti.
Rivista nei punti giusti ora ha più carattere
Il carattere è fondamentale quando si vuole imporre la propria personalità, soprattutto nel mondo delle proposte a ruote alte. E da questo punto di vista la Suzuki S-Cross è particolarmente attrezzata grazie ad un design rivisto che ha interessato sia il frontale che il posteriore della vettura. Lunga 4,30 metri, è a cavallo tra un B-SUV ed un C-SUV, la zona anteriore adesso appare rialzata, e mette in mostra l’elemento cromato che unisce i gruppi ottici a LED.
La fiancata mostra i muscoli e pone in risalto la linea di cintura che arriva sino ai gruppi ottici posteriori. Quest’ultimi sono grandi, uniti da una porzione nera, e caratterizzano la larghezza dell’auto. Il paraurti è particolarmente sporgente e non mancano le protezioni che si estendono a tutta la parte bassa della vettura e lungo i passaruota dal disegno squadrato.
Suzuki S-Cross: dentro è ampia e concreta
Compatta fuori, la Suzuki S-Cross è grande dentro, senza rinunciare ad un vano di carico ampio e regolare, da 430 litri, che possono arrivare fino a 1.265 litri. Con 5 posti utili, è facile accedere anche alla zona posteriore, dove però si avverte la mancanza di bocchette d’areazione e di prese USB. Sul divano si sta comodi ma i più alti potrebbero sfiorare il tetto con la testa, soprattutto in presenza di quello panoramico. Davanti i centimetri abbondano, così come le plastiche rigide, ma gli assemblaggi sono particolarmente curati.
La plancia non cerca di stupire, ma è molto concreta e mette guidatore e passeggero a proprio agio. La strumentazione non accetta la moda del digitale, anche se offre un display a supporto dei quadranti principali. Il climatizzatore ha comandi separati, mentre nella parte alta spicca lo schermo da 9 pollici con un sistema multimediale completo anche se non sempre rapidissimo nel passare da una voce all’altra. Apprezzabile il fatto che Apple CarPlay offra il collegamento wireless, meno l’assenza della piastra di ricarica ad induzione per lo smartphone.
Suzuki S-Cross: ok anche con il manuale
Non c’è da riflettere troppo in merito alla motorizzazione, visto che l’unica opzione è rappresentata dal 1.4 turbo con sistema ibrido leggero a 48 Volt. Piuttosto, c’è da valutare se propendere per la trasmissione manuale a 6 rapporti, o per il cambio automatico, sempre a 6 marce, e, eventualmente, per la trazione integrale. Nel nostro caso, avevamo a disposizione la Suzuki S-Cross con cambio manuale a 6 rapporti. Un’auto concreta, con una tenuta di strada già valida con la trazione anteriore, e che non stanca nel traffico per via della frizione leggera.
Il motore da 129 CV e 235 Nm non delude, con i 14 CV in più offerti dall’unità elettrica nel momento in cui si schiaccia l’acceleratore, e i consumi si attestano sui 18 km/l di media. Il propulsore elettrico aiuta a limitare la richiesta di carburante con il sistema ibrido che interviene per spegnere l’unità termica non appena l’auto si ferma. A livello dinamico spiccano anche gli ADAS di livello 2, mentre l’assorbimento delle sospensioni risulta migliorabile per via di una certa rigidezza sulle asperità.
Prezzo: da 28.890 euro
Il costo della Suzuki S-Cross parte dai 28.890 euro della variante Top+ con cambio manuale e trazione anteriore, ed arriva a sfiorare i 34.000 euro nella versione Starview con cambio automatico e trazione integrale. L’aspetto interessante è che la dotazione è ricca già dall’allestimento d’ingresso che annovera tutti gli ADAS a disposizione.