Targhe polacche a Napoli, quando si può parlare di frode

Fenomeno targhe polacche a Napoli: come frodi e costi assicurativi elevati spingono gli automobilisti a cercare alternative rischiose

Di Giulia Darante
Pubblicato il 25 mar 2025
Targhe polacche a Napoli, quando si può parlare di frode

Targhe polacche, assicurazioni eluse e controlli intensificati: il fenomeno delle auto con immatricolazione estera sta dilagando nel capoluogo campano, trasformandosi in una vera emergenza di legalità e sicurezza stradale.

Una fattispecie singolare

A Napoli, il numero di veicoli con targhe straniere ha raggiunto livelli preoccupanti, con una concentrazione senza precedenti di automobili immatricolate in Polonia. Secondo i dati del Registro Veicoli Esteri, delle 53.000 targhe estere registrate in Italia nel 2023, ben 35.000 si trovano nell’area napoletana, un numero in costante crescita.

Dietro questa migrazione automobilistica si cela una motivazione economica evidente: sfuggire agli esorbitanti premi assicurativi che gravano sugli automobilisti partenopei. L’escamotage delle targhe estere consente risparmi significativi, ma si muove in una zona grigia che spesso sconfina nell’illegalità.

Il meccanismo si basa su società di consulenza automobilistica che agiscono come intermediari per l’immatricolazione all’estero, offrendo pacchetti completi di servizi burocratici. Tuttavia, queste operazioni nascondono frequentemente strutture fraudolente che spaziano dall’evasione fiscale a vere e proprie frodi assicurative.

Un fenomeno da arginare

Le autorità hanno intensificato i controlli per arginare il fenomeno, verificando documenti e coperture assicurative, con frequenti sequestri e denunce per le irregolarità riscontrate. Ma le preoccupazioni non si limitano all’aspetto legale: veicoli privi di copertura assicurativa o non revisionati rappresentano un concreto pericolo per la sicurezza stradale, aggravato dalla difficoltà di identificare i responsabili in caso di sinistri.

La soluzione richiede un approccio su più fronti: da un lato, una maggiore consapevolezza dei cittadini sui rischi di queste pratiche; dall’altro, interventi istituzionali per rendere più sostenibili i costi assicurativi e rafforzare la trasparenza nel settore delle immatricolazioni.

Il caso delle targhe polacche a Napoli evidenzia come le difficoltà economiche possano generare comportamenti al limite della legalità, richiedendo un’azione coordinata tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine per scongiurare conseguenze sempre più serie.

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