Taxi volanti: nel Regno Unito arriva il primo hub
I taxi volanti sono una realtà, lo dimostra il nuovo hub realizzato a Coventry, in Inghilterra. Un progetto dispendioso per la mobilità del domani.
I taxi volanti cominciano ad affacciarsi sulla scena della mobilità urbana, succede in Inghilterra, precisamente a Coventry, dove ha aperto il primo hub al mondo destinato a questi veicoli.
Taxi volanti per le città poco servite da mobilità pubblica
Il progetto è della Urban-Air Port, una stratup con sede a Londra che prevede di sconvolgere prepotentemente questo business. Ricky Sandhu, fondatore e presidente esecutivo di Urban-Air Port, spiega:
Siamo qui per mostrare a tutti come sarà il futuro. Coventry non è Londra, e questo è importante. Londra è ben servita dai mezzi pubblici. Coventry e molte altre città non lo sono.
L’obiettivo è quello di realizzare una mobilità economica e ben distribuita. Il progetto ha un costo di 6,1 milioni di dollari.
Taxi volanti: l’hub
L’hub dei taxi volanti ha una struttura larga 46 metri e ha una forma sferica. Nella parte più in alto c’è una piattaforma di atterraggio centrale molto vicina a quella che si troverebbe in un eliporto, mentre nell’anello esterno ci sono le strutture per il check-in, una sala per aspettare l’imbarco e un bar. Rispetto a un aeroporto tradizionale, tutto è stato semplificato. Non mancano i negozi fisici, che però saranno pochi e di alta gamma.
Il progetto
La sede di Coventry è solamente uno dei cinque hub progettati dalla Urban-Air Port, che ha come obiettivo principale quello di edificare 200 hub nei prossimi cinque anni. In particolare, oltre alla base passeggeri Air One in mostra a Coventry, ci sono: una versione galleggiante di Marine One; Resilience One, che può essere costruito velocemente per dare soccorso in caso di calamità; City Box, per il trasporto merci; e Docks Box, pensato per essere agganciato alle baie di carico di magazzini e centri logistici.
La società conferma di essere impegnata in 65 progetti nel mondo e di avere preordini per 13 vertiport, per un valore di circa 73 milioni di dollari. Tanta ambizione, ma anche voglia di interpretare il futuro in modo differente.