Tesla, Full Self-Driving: richiamo per eliminare la funzione Rolling Stop
L’Agenzia federale USA per la sicurezza stradale ha accordato con la company californiana un’iniziativa di revisione del modulo FSD-Beta in fase di sperimentazione: l’esame riguarda la funzione Rolling Stop.
Nuovamente di fronte ad una questione che riguarda la sicurezza. È Tesla, che ad un mese dal via ad un programma di richiamo per circa 475.000 esemplari di Model 3 e Model S negli USA e circa 200.000 unità in Cina a causa di problemi riscontrati alla telecamera posteriore ed al portellone, torna alle cronache mondiali. Nello specifico, si tratta della tecnologia FSD-Full Self-Driving “Beta”, attualmente in fase di sperimentazione da parte di un selezionato gruppo di clienti, che NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration) ha concordato di revisionare con i vertici della factory californiana.
Un nuovo richiamo in pochi mesi
Nel mirino dell’Agenzia federale per la sicurezza stradale, c’è il modulo di guida automatizzata FSD. Nello specifico, la funzione “Rolling Stop”, che permette al veicolo il superamento in autonomia degli “stop” senza che sia necessario fermare la vettura, beninteso in determinate condizioni. Questo sistema, indica NHTSA, nell’attuale configurazione potrebbe comportare un maggiore rischio di incidenti agli incroci.
Il sistema “Rolling Stop”, adottato poco più di un anno fa (era l’ottobre del 2020) attraverso un aggiornamento ad hoc del software Full Self-Driving (porta il codice 2020.4.4.10), viene disattivato in questi giorni di inizio febbraio mediante il lancio dell’aggiornamento 2021.44.30.15. L’azione, come si accennava più sopra, è stata concordata fra NHTSA e Tesla e riguarda circa 54.000 fra Model 3 prodotte fra il 2017 ed il 2022, Model S (2016-2022), Model X (2016-2022) e Model Y (costruite fra il 2020 ed il 2022).
Va tenuto conto del fatto che – al pari dell’Autopilot Advanced – il TSD Beta non viene considerato come un modulo “self driving” in tutto e per tutto, in quanto soggetto al controllo da parte del conducente.
Con l’evoluzione degli upgrade che ha interessato i clienti incaricati di validare il “Beta”, l’ultimo aggiornamento in ordine di tempo adotta il richiamo ufficiale della National Highway Traffic Safety Administration, dunque il controllo “Rolling Stop” viene di fatto eliminato. Un po’, per intenderci, come avvenuto in a dicembre 2021 per il “Passenger Play”, applicazione che consente il “gaming” al passeggero anche mentre il veicolo è in movimento, con possibile distrazione da parte del conducente. Anche in quell’occasione, Tesla era stata costretta a compiere un passo indietro.
A quali condizioni si attiva
Nel caso del “Rolling Stop”, si apprende che la funzione che permette al veicolo l’attraversamento (a bassa velocità) degli incroci senza dovere fermarsi, deve essere abilitata mediante regolazioni ad hoc del Full Self-Driving, ed esclusivamente a ben precise condizioni di marcia e di traffico:
- Velocità non superiore a 9 km/h in prossimità delle intersezioni con lo “stop” e se si proviene da strade con limite di velocità non superiore a 30 miglia orarie (48 km/h);
- Assenza di altri veicoli, ciclisti o pedoni in fase di impegno dell’incrocio.
Se entrambe queste condizioni risultano favorevoli, la vettura attraversa l’incrocio anche senza fermarsi; altrimenti, si ferma e attende di potere passare.
“Allo stop ci si ferma”
Sebbene Tesla abbia programmato questi accorgimenti, l’Agenzia federale per la sicurezza stradale statunitense ha osservato che l’attraversamento di un incrocio regolamentato dallo “stop” costituisce in ogni caso un azzardo: può cioè aumentare il rischio di incidente. Viene comunque chiarito, dalla stessa NHTSA, che non si è verificata alcuna collisione.