Tesla: un hacker dimostra come è possibile rubarla tramite il bluetooth
Un esperto ha dimostrato com’è possibile bypassare i sistemi antifurto Bluetooth Low Energy di una Tesla sfruttando il sistema di connessione senza fili.
Tra le tante peculiarità apprezzate dai clienti Tesla troviamo senza ombra di dubbio anche il sistema di apertura senza chiave e di accensione delle auto elettriche della celebre Casa californiana. Anche se parliamo di una funzione estremamente comoda e utile, purtroppo non possiamo affermare che sia anche una soluzione sicura. Infatti, un esperto di sicurezza informatica è riuscito a violare questa sofisticata tecnologia sfruttando alcuni bug.
Tesla: sistema di apertura violabile da hacker
L’informatico protagonista di questa storia si chiama Sultan Qasin Khan ed è il principale consulente per la sicurezza presso la società inglese NCC Group, specializzata in sicurezza informatica. Khan ha violato il sistema reindirizzando la comunicazione tra il telefono e l’auto: in questo modo il sistema è stato “ingannato”, credendo che il proprietario si trovasse fisicamente nei pressi dell’auto.
Il professionista nella cybersecurity ha inoltre sottolineato come questo sistema sia utilizzabile anche Khan sui sistemi di apertura e accensione di altri veicoli e quindi non solo sulle vetture della Casa americana. Infatti questo tipo di violazione potrebbe essere impiegata praticamente su tutte le auto che sfruttano un protocollo di trasmissione dati Bluetooth Low Energy (BLE).
Tela: ancora nessun furto effettuato da hacker
Fino ad oggi non si registrano furti di vetture Tesla con questo metodo specifico, ma questo non esclude che nel prossimo futuro un qualsiasi hacker non possa sfruttare questa metodologia per effettuare un illecito. Secondo Khan per risolvere il problema sarebbe necessario provvedere alla sostituzione di tutto il sistema di acceso, sia software che hardware.
Rischi non solo per le auto
Ricordiamo che la tecnologia BLE non è utilizzata solo nel settore automotive, ma in diversi campi, compreso quello domestico. La domotica viene infatti sempre più spesso utilizzata per gestire le numerose funzioni di casa e cosiddetti elettrodomestici “smart”. Purtroppo sono già saliti agli onori furti domestici effettuati da hacker che erano riusciti ad aggirare sistemi di sicurezza, ad aprire tapparelle o porte di alcune abitazioni semplicemente utilizzando un computer.