Tesla in caduta libera: le sfide tra crollo in Borsa e vendite in Cina

Chi ha paura del lupo di Wall Street? A quanto pare tutti, dopo il lunedì nero che ha travolto il mercato azionario americano, con Tesla in caduta libera e l’intero settore tech in profonda sofferenza.

Le azioni di Tesla sono crollate di oltre il 15%, trascinando con sé l’intero comparto tecnologico in una giornata che ha visto il Nasdaq perdere il 4% e bruciare mille miliardi di capitalizzazione. Un vero e proprio crollo Borsa che ha colpito anche gli altri colossi tech, dalle “Magnifiche 7” fino ai giganti come Apple, Amazon e Nvidia.

La Casa Bianca tenta di tranquillizzare i mercati, evidenziando come le oscillazioni di Borsa non riflettano necessariamente lo stato di salute dell’economia reale americana. Tuttavia, il nervosismo degli investitori resta palpabile, alimentato dai timori di una guerra commerciale e dal rischio recessione.

Il tracollo di Tesla trova le sue radici principalmente nel rallentamento delle vendite Cina, cruciale per il settore delle auto elettriche. A questo si aggiungono le perplessità degli investitori riguardo la gestione di Elon Musk, sempre più impegnato in attività che esulano dalla direzione aziendale.

Lo scenario internazionale complica ulteriormente il quadro: le tensioni commerciali con la Cina, i dazi sui prodotti agricoli e le minacce del Canada sul fronte energetico stanno creando un clima di instabilità. Gli analisti di Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno rivisto al rialzo le probabilità di una recessione nei prossimi mesi.

Nonostante gli appelli alla calma dell’amministrazione americana, che definisce questa fase come transitoria, il mercato resta scettico. Il futuro di Tesla e dell’intero settore della tecnologia dipenderà dalla capacità di superare le sfide attuali e dalla stabilizzazione del quadro economico globale.