Tesla: nel 2021 raggiungerà la guida autonoma di livello 5
Elon Musk avanza verso il sogno della guida autonoma ed è pronto a vendere la sua tecnologia anche ad altri costruttori
Durante un’intervista con Mathias Döpfner, leader del gruppo editoriale tedesco Axel Springer, l’uomo d’affari e fondatore di Tesla e Space X, Elon Musk, si è mostrato “estremamente fiducioso che Tesla raggiungerà il livello 5 di guida autonoma già nel 2021”.
Per chi segue da tempo i post sensazionalistici del CEO del brand con sede a Palo Alto, questa affermazione suona più come un déjà vu che come notizia di attualità. Musk ha infatti ripetuto più volte tali affermazioni negli ultimi anni, promettendo persino una dimostrazione in cui un’auto elettrica della sua compagnia avrebbe viaggiato negli Stati Uniti da costa a costa in modo autonomo, già anni fa. Ad oggi, questa promessa deve ancora avverarsi, nonostante la versione beta del software FSD per un gruppo selezionato di utenti negli Stati Uniti.
Guida autonoma: una questione di normative
Durante la sua conversazione con Döpfner, Musk ha mostrato anche una delle sue principali paure: per il magnate sudafricano il più grande ostacolo è quando si tratta di affrontare i diversi quadri normativi che governano i mercati in cui attualmente sono commercializzate le sue auto a zero emissioni.
Secondo Musk, l’arrivo del livello 5 dipenderà infatti più che altro dall’adeguamento dei diversi paesi verso normative che consentano l’utilizzo di questa nuova tecnologia. Il numero uno di Tesla prevede che i primi Paesi a modificare le proprie normative legali saranno quelli in cui esiste un’industria tecnologica che scommette, lavora e sviluppa questo tipo di tecnologia fondamentale nel futuro della mobilità su scala globale. Per Elon Musk, “negli Stati Uniti l’approvazione sarà rapida, soprattutto in alcuni stati”, e poi seguiranno “altri paesi, come forse la Norvegia, che sarà molto veloce a dare l’ok”.
L’ostacolo europeo
L’Europa rappresenterà una barriera per l’auto a guida autonoma. Se per Musk Stati Uniti e Norvegia saranno infatti tra le prime nazioni a consentire l’integrazione della tecnologia di guida autonoma, permettendo ai cittadini, all’industria e all’intera società di beneficiare di questo importante progresso, l’Europa metterà più ostacoli a questo processo.
Al momento nel Vecchio Continente Tesla non va oltre il livello 2 della classificazione SAE che assegna fino a cinque livelli ai diversi sistemi di assistenza alla guida. Inoltre per Elon Musk la tecnologia che Tesla sta sviluppando potrebbe essere vista in futuro anche su modelli di altri produttori. Il produttore californiano potrebbe infatti passare da concorrente del settore a fornitore di altri produttori concedendo in licenza il proprio software e l’hardware.
“Potremmo produrre o affittare parte della nostra tecnologia ad aziende come BMW. Stiamo cercando di essere il più puri possibile in riferimento al nostro obiettivo, che è quello di accelerare l’arrivo di energia sostenibile“. Elon Musk ha in mente qualcosa noto come “Tesla Mission” che va oltre l’essere un semplice concorrente tra le case automobilistiche. “Apriremo la nostra rete di ricarica ad altre società, concederemo in licenza l’autopilot e potremmo potenzialmente fare qualcosa anche con le celle delle batterie”, ha sottolineato Musk durante l’intervista.